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[News] Plugin Boutique: BigKick Expansion Dusty S950 Kicks

Plugin Boutique

Questi preset mirati sono stati creati utilizzando una combinazione di un classico registratore a bobina e l’iconico campionatore Akai S950 a 12 bit in grande voga negli anni ’80, sperimentato da personaggi come Fatboy Slim, Moby, Depeche Mode, DJ Premiere e Q Tip. Questi strumenti vintage hanno aggiunto profondità e carattere ai Kick che sono stati poi stratificati in BigKick per creare una collezione di preset autentici e corposi.

L’S950 è noto per il suo suono ricco, potente, caldo, sporco che si dimostra ancora popolare nelle moderne produzioni  e ora è possibile ottenere gli stessi toni caratteristici ben arrotondati nella propria musica.

Dettagli di altissima qualità e livello professionale per tutti i 64 preset. Si può utilizzare i kicks direttamente attraverso i presets di BigKick o partire da questi ultimi per crearne di nuovi agendo sui numerosi parametri messi a disposizione dal plugin.

Caratteristiche

64 preset preimpostati
32 campioni di attacchi
32 preset di attacchi

Il prezzo di lancio del package è di €6.60 ed è possibile ascoltare alcuni esempi audio direttamente dal sito di Plugin Boutique

[News] Akai rilascia update MPC 1.9

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Akai rilascia il major software update MPC 1.9 introducendo alcune importanti funzionalità richieste dai suoi utenti.

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Vediamone la lista ufficiale:

  • Supporto per MPC Touch
  • Lunghezza delle tracce indipendente e differenziata
  • Aumento significativo delle performance audio
  • Ascolto in loop continuo dei campioni
  • Note per i progetti
  • Bypass individuale degli insert
  • Miglioramenti alla sezione Mixer 
  • Slice to pad
  • Assegnazione colori per i pad decisamente migliorata

Questo è il video ufficiale di Akai

E’ possibile effettuare il download qui: akaipro.com/misc/mpc-software

[News] AKAI Interfaccia EIE

AKAI ha presentato la sua interfaccia EIE durante la versione estiva del NAMM 2011. A contrasto con il suo design retro, simile ad una radio del dopoguerra, la EIE offre una molteplicità di connessioni per il nostro PC. Osservando il resto di questa AKAI troviamo porte MIDI a 5 Pin, un HUB USB a 3 porte, una porta USB e 8 prese jack 1/4 (4 input + 4 output). Sul frontale troviamo 4 prese XLR combo, ciascuna di esse ha un selettore per la tipologia di apparecchio collegato, sia esso Mic, Line o Guitar  e permettono la registrazione a 24 bit con sample rate a 44.1 khz, 48 khz, 88.2 khz o 96 khz attraverso qualsiasi DAW per PC o Mac. Questi connettori sono Phantom powered 48v e possono essere utilizzate virtualmente con qualsiasi microfono.

La AKAI EIE Interface sarà disponibile pa partire dal terzo quadrimestre del 2011 ad un prezzo che dovrebbe aggirarsi sui 200 euro.

Maggiori informazioni possono essere reperite direttamente sul sito AKAI

Recensione: AKAI LPD8 e LPK25 MIDI Controllers Portatili

Logo AKAI

Nel panorama sempre più ampio del digital djing l’introduzione del computer nei propri set ha comportato una necessaria evoluzione delle esigenze del professionista. La maggior parte dei softwares richiede la possibilità di accedere ad una miriade di funzioni chiave, difficilmente gestibili attraverso il mouse o la trackpad del portatile. Allo stesso tempo, gli spazi delle consolle e delle nostre borse sono spesso sacrificatissimi e ciò impone la necessità di coniugare praticità ed efficienza. Oggi andiamo ad approfondire due interessanti controllers di casa AKAI che seguono una strada inaugurata da Korg con la nerie Nano, ossia LPD8 e LPK25.

Il primo è un MIDI Pad controller leggero, dal peso di circa 450 grammi e largo poco più di 30 cm facilmente trasportabile nella borsa, insieme a notebook e al resto dell’armamentario. E’ dotato di 8 pad sensibili alla dinamica, con bordatura luminosa che risponde alla pressione, i quali inviano messaggi MIDI utili alla programmazione, registrazione e la riproduzione di parti ritmiche e melodiche di qualsiasi sequencer, ma che possono essere ovviamente mappati per controllare le funzioni di applicativi “dj oriented” come Traktor, Serato etc. I pad possono essere anche configurati per inviare messaggi di MIDI Program-Change. Accanto a questi troviamo 8 potenziometri rotativi per l’invio di messaggi di controllo che sono, a nostro avviso, il vero punto di forza del prodotto rispetto alla concorrenza.

Sulla sinistra troviamo i tasti per accedere  ai 4 banchi di memoria per programmare e richiamare i settaggi appropriati per l’uso con software differenti. Ciò significa che è possibile utilizzare LPD8 come controller per il proprio sequencer MIDI preferito, per controllare i Virtual Instruments o per controllare effetti, campionatori, loops di Traktor, Serato e di tutti gli altri softwares che consentono la gestione MIDI delle loro funzionalità. A tal proposito segnaliamo che AKAI mette a disposizione un editor software gratuito, per una programmazione intuitiva e rapida dei 4 banchi di memoria disponibili.

LPD8 si collega alla porta USB del PC/Mac e non richiede nè driver di configurazione, nè alimentazione esterna.

Passando alla prova pratica riteniamo che LPD8 abbia una solidità del tutto rispettabile, specialmente se confrontato con la concorrenza di Korg. I pad ci sono parsi più robusti e decisamente più suonabili di quelli utilizzati nel NanoPad. Pur essendo entrambi sensibili alla velocity il prodotto di casa AKAI si comporta meglio rispondendo anche sollecitazioni della gamma medio bassa. Lo stesso dicasi per i controlli rotativi che hanno una corsa piuttosto breve, ma danno la sensazione di poter sostenere le ruvide manipolazioni tipiche di un dj. La scelta di una soluzione a 8 pad + 8 potenziometri piuttosto che X/Y pad + 8 pad è estremamente soggettiva e assolutamente correlata all’utilizzo finale e al tipo di software da controllare.

Gli 8 pad si illuminano di arancione quando vengono premuti. Oltre all’aspetto scenografico questa piccola feature risulta piuttosto apprezzabile nell’utilizzo pratico anche perchè il led è programmabile via MIDI per fornire feedback ottico agli effetti, ai loops e ai punti di cue memorizzati. Per quanto riguarda i potenziometri Control Change ribadiamo la buona impressione circa la robustezza, ma sottolineamo anche la loro dimensione ridotta che impone l’utilizzo della sola punta dei polpastrelli, il che ne limita parzialmente la praticità. Richiamiamo infine l’attenzione sulla particolarità della modalità CC presente nella sezione sinistra del controller, grazie alla quale è possibile assegnare ai pad fino a 8 controlli analogici di Control Change.

LPK25 è una mini tastiera MIDI a 2 ottave larga circa 30 centimetri, per un totale di 25 tasti sensibili alla dinamica. Il suo punto di forza è senz’altro l’arpeggiatore integrato, una funzionalità decisamente rara per uno strumento di questa fascia e dimensioni. Troviamo ben 6 differenti template di arpeggio e la possibilità di impostare valori a 1/32, 1/16, 1/8, ¼, ognuno dei quali può essere terzinato. Non mancano funzioni quali sustain, tap tempo e trasposizione delle ottave, ognuna delle quali è accessibile attraverso un tasto specifico. I tasti della LPK25 sono inoltre in grado di inviare messaggi di MIDI Program Change. Come nel caso del LPD8 sono disponibili 4 banchi di memoria per programmare  e richiamare i settaggi predefiniti dall’utente che permettono di controllare software differenti. L’alimentazione è ancora una volta garantita dalla presa USB e non si necessita di drivers per l’utilizzo su piattaforma Mac o PC.

Nell’utilizzo pratico ci si rende ancora una volta conto della maggiore qualità che AKAI ha inteso dare a questi controllers. Il peso dell’apparecchio e l’accuratezza della risposta dei tasti in termini di velocity rende LPK25 una tastiera realmente utilizzabile, pur con i compromessi delle dimensioni e con i limiti impliciti in un mini cotroller. La spaziatura è sufficiente per poter pensare di suonare accordi completi e la presenza di funzioni come il sustain garantisce una maggiore espressione a ciò che viene suonato. Come altri prodotti concorrenti anche LPK25 consente all’utente di spostare in alto e in basso il range delle ottave, ma non offre il pitch bend che invece troviamo nella NanoKey.

Complessivamente non possiamo che promuovere a pieni voti questi due interessantissimi oggetti di casa AKAI, la quale segna un passo avanti rispetto ai precursori della concorrenza, forte anche dell’introduzione sul mercato in tempi successivi. I prezzi sono assolutamente accessibili e il gap economico (minimo) rispetto ad altri prodotti è senz’altro giustificato.

A breve renderemo disponibile per i nostri utenti registrati un file di mappatura per l’utilizzo specifico di LPD8 con Traktor Scratch Pro e Serato Scratch Live.

LPD8 e LPK25 si collocano entrambi sulla fascia di prezzo dei 60 euro e sono distribuiti in Italia da Eko Music Group di Montelupone (Mc). Ricordiamo che i prodotti distribuiti attraverso la rete ufficiale di vendita sono gli unici a godere dell’assistenza garantita.

AKAI annuncia i rivali della serie Nano di KORG

Akai ha appena annunciato la prossima commercializzazione di due nuovi controllers MIDI particolarmente interessanti per il mondo dei Disc Jockeys. Questi due nuovi oggettini, previsti per la stagione autunnale, si collocano nella stessa fascia di mercato degli ormai famosi Nano di KORG e promettono di dare serio filo da torcere alla concorrenza. A differenza di Korg i controllers di AKAI sono solo due e il confronto diretto si riduce al nanoPAD e al nanoKEY.

AKAI LPD8
AKAI LPD8

AKAI LPK25
AKAI LPK25

LPD8 di AKAI è dotato di 8 Pads e 8 Controlli Rotatori. Già da questa scelta molti (noi compresi) tenderanno a strizzare l’occhio al nuovo controller, visto che il nanoPAD di KORG è impostato sui soli PADs e sulla X/Y Trackpad. Troviamo che la scelta dei controlli rotatori possa essere più pratica per gestire alcune funzionalità di programmi come Traktor Pro/Duo o di Ableton Live (basti pensare alla sezione effetti). Rispetto al KORG sembra avere una funzione di Program Change assimilabile alle 4 scene gestibili sul nanoPAD ed in questo caso riteniamo che la scelta di KORG possa essere più pratica e gestibile, visti i 4 tasti separati ad accesso diretto.

Per quanto concerne la LPK25 siamo di fronte ad una mini tastiera velocity sensible con funzioni synth. Troviamo infatti un arpeggiatore, il sustain, la selezione incrementale o decrementale delle ottave, nonchè il Tap Tempo. Non possiamo esprimerci sulla qualità, almeno fino a quando non avremo la possibilità di testare i due controllers ma sembrerebbe che la LPK25 abbia fatto un passo avanti rispetto alla suonabilità della nanoKEY, sacrificata da KORG in ragione dell’estrema compattezza del controller.

Non ci resta che attendere settembre/ottobre…