Archivi tag: Ableton Live

Spiegazione dei Canali Send/Return e dei BUS

Spiegazione dei Canali Send/Return e dei Canali BUS - Cover Articolo

Prima di immergerci nei dettagli della spiegazione dei Canali Send/Return e dei Canali BUS all’interno di una DAW (Digital Audio Workstation), vorremmo fare una breve premessa. È importante sottolineare che i concetti trattati in questo articolo potrebbero risultare scontati per gli utenti esperti nel campo della produzione musicale. Tuttavia, riconosciamo che il nostro pubblico comprende anche coloro che stanno iniziando il loro viaggio nel mondo della produzione musicale e potrebbero essere disorientati anche dalle cose più basilari. Pertanto, cercheremo di spiegare in modo chiaro e accessibile concetti che potrebbero essere già noti a molti professionisti del settore. Speriamo che questo articolo risulti utile sia ai principianti che agli esperti, offrendo informazioni utili e pratiche per migliorare le vostre abilità di produzione musicale. Senza ulteriori indugi, esploriamo insieme i Canali Send/Return e i Canali BUS e impariamo come utilizzarli efficacemente nella vostra DAW.

Se sei un produttore di musica e vuoi portare la tua arte ad un livello superiore, devi padroneggiare gli strumenti che la tua Digital Audio Workstation (DAW) ti mette a disposizione. Tra questi strumenti, ci sono i Canali Send/Return e i Canali BUS, che possono essere veri e propri alleati nella creazione di un mix professionale e coerente.

Canali Send/Return: Aggiungi Atmosfera al Tuo Mix

I Canali Send/Return sono uno strumento essenziale per l’applicazione di effetti come riverbero o delay a più tracce contemporaneamente. Questo metodo non solo risparmia risorse CPU, ma aiuta anche a mantenere un suono coeso in tutto il mix. Tenete presente che alcune DAW gestiscono in modo diverso il percorso del segnale in termini di Send/Return. A Titolo esemplificativo riportiamo i due schemi di Pro Tools e di Ableton Live. Ecco come utilizzarli efficacemente

Spiegazione dei Canali Send/Return - Percorso del Segnale Send/Return in PRO TOOLS
Spiegazione dei Canali Send/Return – Percorso del Segnale Send/Return in PRO TOOLS
Spiegazione dei Canali Send/Return - Percorso del Segnale Send/Return in Ableton Live
Spiegazione dei Canali Send/Return – Percorso del Segnale Send/Return in Ableton Live

Creare un Canale Send:

Nella tua DAW, crea una nuova traccia ausiliaria o di ritorno. Questa traccia ospiterà l’effetto o gli effetti che desideri applicare a più tracce.

Aggiungere un Effetto:

Sulla tua traccia send/return, aggiungi il plugin dell’effetto che desideri utilizzare (ad esempio, riverbero o delay). Imposta il mix dell’effetto al 100% wet perché mescolerai questo effetto con il segnale asciutto delle tracce originali.

Instradare le Tracce al Canale Send:

Per ogni traccia a cui desideri applicare l’effetto, individua il controllo di invio. Regola il livello di invio per controllare quanto del segnale della traccia viene inviato alla traccia dell’effetto. Livelli più alti inviano più segnale alla traccia dell’effetto.

Canali BUS: Raggruppa le Tue Tracce per un Mix Coerente

Spiegazione dei Canali Send/Return e dei Canali BUS - Slide Schema Base
Spiegazione dei Canali BUS – Percorso del Segnale BUS

I Canali BUS sono utilizzati per raggruppare tracce insieme in modo da poterle elaborare come un’unica entità. Questo è utile per mixare strumenti o voci che desideri fondere senza soluzione di continuità. Ecco come utilizzarli:

Creare un Canale BUS:

Raggruppa le tracce correlate instradandole verso una nuova traccia etichettata come bus o gruppo. Esempi di gruppi potrebbero includere tutte le tracce della batteria, tutte le tracce vocali o tutte le tracce synth.

Elaborare il BUS:

Applica effetti di elaborazione a questo canale bus come se fosse una singola traccia. L’elaborazione comune sui bus include EQ (per bilanciare il tono), compressione (per incollare gli elementi insieme) e saturazione (per calore).

Suggerimenti per l’Utilizzo Efficace

  • Compressione Parallela sulla Batteria: Utilizza un canale send per applicare una forte compressione a una copia delle tue tracce della batteria. Mescola questo con le tracce originali, non compresse, per aggiungere impatto senza sacrificare dinamica.
  • Effetti Condivisi: Instrada più tracce verso lo stesso invio di riverbero o delay per creare un senso di spazialità che lega il tuo mix insieme.
  • Regolazioni di Volume ed EQ: Utilizza i canali bus per regolare il volume complessivo e l’EQ delle tracce raggruppate. Questo aiuta a gestire il mix in modo più efficiente.
  • Automazione per Mix Dinamici: Automatizza i livelli di invio e i parametri di elaborazione del bus per aggiungere movimento e interesse nel tuo brano.

Considerazioni Finali

L’utilizzo efficace dei canali Send/Return e dei canali BUS consente di ottenere un mix più organizzato, dinamico e coerente. Pratica con diversi effetti e configurazioni di instradamento per trovare ciò che meglio si adatta al tuo stile di produzione. Ci auguriamo che questa spiegazione dei Canali Send/Return e dei Canali BUS possa esservi chiara ed utile.

[Tutorial] 10 consigli per collaborare online SU UN PROGETTO MUSICALE

Essere confinati a casa, rispettando il distanziamento sociale, non è un buon motivo per smettere di sviluppare i nostri progetti musicali in collaborazione con altre persone.

Per collaborare con successo online, ci sono una serie di aspetti da considerare. Ecco 1o suggerimenti per aiutarti a gestire il processo creativo:

Utilizzare l’archiviazione remota

I file audio stereo di alta qualità possono essere una seccatura da inviare sulla rete, a causa delle loro grandi dimensioni. Se si cambia una parte, si può semplicemente rinviare quella, ma molto presto il destinatario/collaboratore può perdere traccia di ciò che sta succedendo al progetto.

Si possono evitare queste seccature utilizzando un servizio in “Cloud” per mantenere sincronizzati i progetti su più macchine e utenti. Lo spazio disponibile gratuitamente è normalmente sufficiente per gestire un intero progetto. Dropbox offre 5Gb, Google Drive 15Gb, Box 10Gb, OneDrive 7Gb, Mega ben 50Gb. Se tutto questo non dovesse soddisfare le vostre esigenze ricordiamo che pCloud offre anche l’opportunità di acquistare a vita (senza abbonamenti mensili) fino a 4 Terabyte per una cifra competitiva.

Specificare un formato univoco per il progetto

Definire sempre in quale formato si vuole gestire i file prima di iniziare la collaborazione. Alcune DAW offrono l’esportazione a 32 bit, ma ne esistono altre che non sono in grado di gestirne l’importazione. Prima di far deragliare completamente una sessione di studio online, meglio esser chiari e convenire le regole del gioco,

Specificare la versione dalla DAW

Quando si collabora con qualcuno che utilizza lo stesso DAW, assicurarsi di lavorare con la stessa versione. Alcuni DAW non sono compatibili con le versioni precedenti, quindi ciò potrebbe significare che la persona che esegue la versione precedente non sarà in grado di aprire i file salvati in quello più recente. È facile sottovalutare questo problema, quindi assicuriamoci di chiedere in anticipo con quale release si lavora.

Essere flessibili

Lavorare con diverse DAW non deve rappresentare un limite, basta scambiarsi semplicemente i Bounce audio. Alcune persone lavorano meglio utilizzando più piattaforme, passando magari da Ableton Live a Logic, quindi lasciamo che ogni produttore possa sfruttare i propri punti di forza utilizzando la DAW che meglio li valorizza.. Se sentiamo qualcosa che desideri modificare, ne prendiamo nota e lo rendiamo noto al collaboratore.

Verificare le licenze dei banchi di suoni

Oggigiorno molti soundbank sono protetti da copia, incluse alcune librerie demo. Assicuriamoci di verificare che i collaboratori dispongano delle licenze richieste. Se non ne dispongono meglio, ancora una volta, procedere con un bounce della traccia audio in questione.

Salvare i campioni

Prestiamo attenzione ai plug-in che fanno uso di banchi di campioni, come ad esempio ReFx Nexus. Anche se impostiamo la DAW affinché salvi il progetto con tutte le sue risorse, i campioni del plug-in potrebbero non essere inclusi. Per ovviare a ciò, salviamo la patch campionata e condividiamola anche con il collaboratore.

Eseguire il bounce wet/dry

Quando eseguiamo il bounce di un canale con enormi quantità di riverbero o delay, meglio crearne una versione dry, senza il carico degli effetti della versione dry. Quando si entra nel merito degli effetti le cose possono essere molto soggettive, ed è facile che qualcuno del gruppo di lavoro possa lamentare il fatto di non essere in grado di poter lavorare su una versione asciutta della traccia.

Eliminare i silenzi audio

Se stiamo lavorando con molte tracce audio, il disco rigido potrebbe andare in affaticamento, specie se non si dispone di una unità di ultima generazione con tecnologia SSD. Se ciò accadesse proviamo a eliminare eventuali parti silenziose da ciascun file audio. In questo modo il disco rigido non sarà costretto ad accedere ad ogni singolo bounce contemporaneamente, per l’intera riproduzione della traccia.

Aprire la mente

Se qualcuno suggerisce una modifica a qualcosa che siamo abituati a sentire in un certo modo, può essere estremamente difficile giudicare con obiettività la nuova versione.

Per ovviare a questo problema, proviamo a convivere con la versione modificata della traccia per almeno un giorno. Non è detto che la modifica proposta sarà sempre accettabile e migliorativa, ma a volte bisognai lasciare che le cose decantare prima di poter essere obiettivi.

Non aver paura di parlare

Lavorare con molte persone ad un progetto può essere davvero interessante, in quanto consente una gamma potenzialmente più ampia di influenze e idee. Per contro, esiste il pericolo, tutt’altro che remoto, che il progetto possa perdere la bussola. Se ritieniamo che il progetto abbia perso la direzione, parliamone apertamente col gruppo di lavoro.

Assicuriamoci di farlo in modo amichevole e conserviamo un riferimento su qualche piattaforma online, in modo da avere sempre la possibilità di sentire come il progetto suonasse in una sua versione precedente.

[News] Non aggiornate a Mac Os Catalina prima di aver letto questo

Oggi Apple lancia macOS Catalina che, insieme all’aggiunta di molte nuove straordinarie funzionalità, è anche la morte di iTunes. Tuttavia, questo sta influenzando inavvertitamente la vita dei DJ.

La rimozione di iTunes in macOS Catalina termina contestualmente il supporto per i file XML mentre la riproduzione della musica passa all’app Music. Il file system XML è popolare tra le app DJ per l’ordinamento delle tracce in playlist e l’utilizzo di “Condividi XML libreria iTunes con altre applicazioni” per condividere la musica tra app DJ.

Ciò ha portato a un grosso problema per i DJ poiché app popolari come Serato e Traktor o Rekordbox che si basavano su file XML non saranno in grado di accedere alla musica. Se avete usato le playlist di iTunes per ordinare la musica in qualsiasi software, Catalina probabilmente cancellerà tutto.

Apple ha confermato il problema e fornito a The Verge una dichiarazione.

Il supporto dei file XML non è più disponibile su macOS Catalina. Apple sta lavorando a stretto contatto con gli sviluppatori di app per assicurarsi che il loro software sia aggiornato e compatibile con Catalina. Tuttavia, i clienti che utilizzano un’app non supportata devono contattare direttamente lo sviluppatore o, se è un’app mission-critical nel loro flusso di lavoro, si consiglia di continuare a utilizzare tale app su macOS Mojave fino a quando lo sviluppatore non aggiorna. iTunes su Windows non è cambiato, quindi le app dovrebbero funzionare normalmente.

Se sei un DJ che ha utilizzato file XML per le playlist, per il momento non eseguire l’aggiornamento a macOS Catalina. Almeno fino a quando gli sviluppatori non distribuiranno gli aggiornamenti per le loro app.

[News] Ableton Live 10.1: Wavetables Personalizzate, nuovi dispositivi e aggiornamenti del flusso di lavoro

Live 10.1 amplia le possibilità di creare e modellare il suono, oltre a migliorare le funzioni chiave per la modifica e la finalizzazione della musica. L’aggiornamento sarà gratuito per tutti i possessori di Live 10 ed è attualmente in versione beta.

Le nuove funzionalità di Live 10.1 includono

Wavetables Utente

I musicisti possono ora estendere le funzionalità della sezione oscillatore di Wavetable importando le proprie wavetables o qualsiasi campione nel dispositivo

Channel EQ

Un EQ flessibile e semplice con curve e intervalli di guadagno adatti a una pluralità di materiale audio. La forma dei filtri si adatta in base a come i controlli sono impostati per fornire sempre risultati musicali

Ritardo

Combina il Delay semplice e il Delay Ping Pong e aggiunge aggiornamenti alle funzionalità. Il comportamento del ping pong, così come i comandi Jump, Fade-In e Pitch da questi dispositivi sono tutti accessibili dal pannello frontale.

Nuove funzionalità di automazione

Gli utenti dispongono ora di una gamma di forme di automazione tra cui scegliere, oltre alla possibilità di estendere e inclinare l’automazione, immettere valori con la tastiera numerica e accedere più facilmente alla modulazione della clip in Session View. Live ora rileva anche i movimenti curvi all’interno dell’automazione e può unire più punti di interruzione in forme C e S

Miglioramenti allo zoom e allo scorrimento

Nella versione 10.1 è possibile passare più rapidamente da una visualizzazione dettagliata a una modifica di grandi dimensioni con scorciatoie da tastiera ottimizzate, zoom a pizzico su computer con touch screen compatibili.

Ulteriori novità di Live 10.1

Congelamento tracce con sidechains: è ora possibile congelare le tracce che contengono il routing sidechain.

Esporta ritorno e effetti principali: possibilità di esportare singole tracce e gruppi con gli effetti di ritorno e master applicati.

Supporto VST3: Live 10.1 ora supporta i plug-in VST3.

[News] Ableton rilascia CREATIVE EXTENSIONS per Live 10 Suite

Ableton rilascia il package Creative Extensions il quale comprende otto strumenti progettati per migliorare ed espandere il punch, il colore e la trama ottenibili con Live, tutto in un unico pacchetto.

Le Creative Extensions includono:

Melodic Steps: un sequencer MIDI veloce e intuitivo per creare melodie poliritmiche con un’interfaccia progettata per incoraggiare la sperimentazione e le nuove scoperte.

Bass: un sintetizzatore analogico virtuale monofonico per suoni  di basso, dai toni classici, profondi e puliti a toni fortemente distorti.

Poli: un synth analogico virtuale per trame polifoniche classiche. Il suo carattere vintage deriva da oscillatori de-accordabili (detune), una potente sezione di modulazione, un coro incorporato e altro ancora.

Pitch Hack: un pitch multiuso per una manipolazione creativa del suono. Audio inverso, randomizza l’intervallo di trasposizione e ripiega il segnale ritardato su se stesso.

Gated Delay: un ritardo sequenziato per effetti ritmici. Potete invertire e aggiungere variazioni o trasformare il suono in qualcosa di completamente nuovo.

Color Limiter: un limiter creativo, ispirato ai suoni grintosi dei limitatori hardware. Ottimo per aggiungere pressione e intensità alle pause e ai beat per aggiungere un timbro vintage a qualsiasi suono.

Re-Enveloper: un processore multibanda per evidenziare i dettagli che desideri in una traccia e ridurre quelli che non ti piacciono. Pulisci, intaglia e comprimi i transienti per adattarli al tuo mix o distruggi completamente il carattere originale di un suono.

Spectral Blur: un texturalizer simile al riverbero che aggiunge un lavaggio spettrale etereo a qualsiasi suono. Usalo per creare stanze dal suono strano o spazi infiniti e distanti.

I proprietari di Live 10 Suite o Live 10 Standard e Max for Live possono scaricare Creative Extensions direttamente dalla sezione Packs nel browser Live 10 facendo clic sull’icona di download, quindi facendo clic su Installa. E’ possibile effettuare il download anche dal Web accedendo al proprio account su Ableton.com.

Per acquistare o aggiornare a Live 10 Suite, andate sul sito nella sezione negozio Ableton.