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[News] Gibson acquisisce il gruppo Stanton

A cura di Nicholas Francavilla

Il gruppo Stanton, comprendente i marchi KRK Systems, Cerwin-Vega! e Stanton DJ, è stato ufficialmente  acquisito dalla nota azienda Gibson, uno dei più famosi marchi di costruttori di chitarre.

Vi riportiamo dunque il comunicato ufficiale rilasciato direttamente sul sito della Gibson:

Good news for musicians. Gibson Guitar has moved heavily into pro audio with the creation of the Gibson Pro Audio division. The division will offer professional grade equipment, including loudspeakers, headphones, monitors, DJ gear, mixers, accessories and more.

Gibson has created the Gibson Pro Audio division by acquiring the esteemed Stanton Group, which includes some of the most respected audio manufacturers in the business – Cerwin Vega!, KRK Systems and Stanton DJ. Cerwin Vega! was responsible for the world’s first solid-state amplifier in 1957. KRK Systems began in 1986 as a high-end monitor manufacturer. Stanton DJ was originally founded at Stanton Magnetics in 1946 by Walter O. Stanton, the inventor of the easily replaceable phonograph stylus, and grew into an industry leader in DJ audio equipment.

Henry Juszkiewicz, Chairman and CEO of Gibson Guitar, said, “This new division is perfectly aligned with our core. It expands our reach to fellow music lovers and allows us access to 20 in 20 consumers instead of the one in 20 we currently hit. Stanton produces some of the best pro audio equipment in the world and we’re incredibly excited to be working with the very talented team at Stanton as we take Gibson into the future.”


Come già menzionato nel comunicato, il gruppo Stanton sarà dunque integrato all’interno di una nuova divisione del marchio Gibson, denominata “Gibson Pro Audio Division”, che si occuperà principalmente di sviluppare prodotti mirati al mercato DJ\Producer.

Onestamente, reputiamo questa acquisizione alquanto interessante. Il gruppo Stanton era già da tempo in vendita; essere accolti sotto “l’ala protettrice” di un marchio rinomato e conosciuto nel mondo come quello Gibson, non potrà che giovare e ridare stabilità alla Stanton ed alle sue compagnie cugine. Concludendo, possiamo rivelare di essere altamente curiosi a proposito dei futuri prodotti che verranno rilasciati dalla nuova divisione “Gibson Pro Audio”….non ci resta che aspettare.

Per maggiori informazioni:

http://www.gibson.com/en-us/Lifestyle/Features/Gibson-Pro-Audio-Division/

http://www.stantondj.com/news.html

Discuti di questa notizia all’interno del forum di WebDeejay:

http://forum.webdeejay.it/threads/91978-News-Gibson-acquisisce-il-gruppo-stanton?p=597186#post597186

[Reviews] Jog o non Jog? Questo è il dilemma!

Sul nostro portale si parla sempre più spesso di controller midi creati appositamente per emulare un set-up da Dj tradizionale, tanto che ormai si può affermare che essi abbiano creato un nuovo standard per le consolle da Dj affiancando i sempre affascinanti set-up analogici basati su turntables e dischi in vinile ed i digitali CDJ (termine nato dalla sigla usata per identificare i prodotti Pioneer dedicati a noi DJ) con i Compat-disc. Sembrerebbe poi che questo “terzo incomodo” voglia prendere il posto dei due famosi “litiganti” e lo si capisce osservando la mole di controller presentati al Musikmesse 2011 da tutte le case produttrici!
Con l’articolo odierno voglio affrontare un argomento molto delicato perchè voglio parlare delle Jog-wheels che, come i tasti bianchi per le tastiere, sono quegli elementi che devono obbligatoriamente esistere su di un controller che voglia essere definito “per il Djing”…. ma è davvero così?

Cosa fa una Jog-Wheel?

Come già avete potuto leggere sull’articolo di Nicholas dedicato ai lettori CD, questa emula il modo di agire su di un disco in vinile, dove dando delle spinte in senso orario si può accelerare momentaneamente la velocità di riproduzione come la si può rallentare esercitando invece un movimento antiorario! Oltre che per l’operazione di pitch-bending appena descritta, la Jog può essere utilizzata per scorrere la traccia e cercare un punto particolare da lanciare o magari anche per scratchare. Come se fosse una parte del corpo femminile poi, c’è chi le preferisce grandi, chi piccole, chi dure, chi morbide…. o magari che girino!!! Si perchè qualcuno ha pensato: ma se servono per emulare un giradischi perchè non farle girare per davvero? E così sono nati prodotti come il lettore Denon Dn-s3700 o il controller Numark Ns7 che hanno un vero e proprio piatto girevole che si può utilizzare a mo’ di turntables con tanto di slipmat che separa lo pseudo-disco dal piatto, oppure come una classica Wheels di un cdj spegnendo il relativo motore. Dato che poi sta li ferma quando non si è in fase di mix, hanno pensato bene di utilizzarla anche per applicare effetti alla traccia in riproduzione come sul famosissimo Pioneer Cdj-100s. Con l’avvento dei controller midi e dei software per Djing come Traktor o Virtual Dj ci si è sbizzarriti con le idee per l’utilizzo di questi grandi potenziometri, usandoli per scorrere le playlist nei browser, per controllare i filtri, per inventarsi dei power-effects controllando all’unisono 4 o 5 parametri, per il controllo dei Loop e per tutto ciò che il deejay voglia mappare!

Cosa offre il mercato?

Da anni esistono molti lettori cd per Dj non muniti di Jog come lo Stanton S.250 (nella foto qui sopra) ma la maggior parte di questi sono prodotti di fascia bassa per cui non sono stati mai considerati dal mondo professionale. Nel mondo dei controller midi invece la situazione è diversa: su quasi tutti i dispositivi entry-level sembra che debba esserci necessariamente una jog, anche se piccola e di scarsa qualità (esiste anche un mouse dotato di jog….. figuratevi! NDR); questa esigenza sembra dovuta alla necessità di non disorientare i neofiti che magari non saprebbero cosa farsene di un “semplice” controller come il BCR2000 all’interno di un dj-setup solo perchè non presenta il layout classico di una console. La Vestax invece, che è un marchio importante, sa che un utenza pro apprezzerà un controller come il piccolo VCM-100, il VCM 600 o il ben fornito TR-1 (nella foto a sinistra) che con un design efficiente e ottimi componenti farà sentire a proprio agio i DJ che hanno deciso di smettere di far “girare le JOG“.

Poi, diciamoci la verità: ormai col fatto che la musica ha in pratica un tempo perfettamente costante, un groove quantizzato e intonazione perfetta…. per mettere due brani in sincrono basta la pressione di quel famoso tastino, innominabile per i puristi…. SYNC!
Ok l’ho detto (è come dire che i PC sono meglio dei MAC….. ok ho detto pure questo, rischio il linciaggio da parte dei fanboy!!!) ma non è più un tabù come poteva esserlo prima, con musica come la minimal o la techno in cui l’attacco della cassa è perfettamente udibile e la sua coda è praticamente una sinusoide, c’è bisogno di una messa a tempo perfetta e impeccabile per evitare che un minimo sfasamento possa creare comb-filtering o dare l’impressione che non siano perfettamente sincronizzati i due brani.

In medio stat virtus

Ultimamente è stato presentato un prodotto che ha cercato di trovare la giusta via di mezzo che possa unire la praticità della Jog con l’ergonomia dell’assenza della stessa: al Musikmesse 2011 la Novationha mostrato Twitch, una periferica sviluppata per Serato ITCH (ma perfettamente configurabile anche perTraktor) che monta due touchstrip ovvero delle strisce sensibili al tocco, simili ai touchpad dei portatili, che rilevano però solo movimenti orizzontali. Sfiorando queste superfici si può avanzare o riavvolgere il brano spostando un dito in avanti o in dietro proprio come si farebbe con una wheel e allo stesso tempo si possono controllare anche il bending o gli effetti! Trovo che sia una scelta molto coraggiosa quella fatta dalla Novation che è sempre stata pronta a sperimentare nuovi modi di far interfacciare l’artista con lo strumento, e spero che possa far smuovere i progettisti delle altre aziende per far evolvere i dj set-up e creare magari un nuovo standard come lo è diventato una ventina di anni fà la Jog-wheel!

Ringraziamo i nostri cugini di WEBDEEJAY.IT, in particolare Vincenzo Turi per aver scritto questo interessante articolo che potete leggere nella sua versione originale a questo link

[Recensione] Stanton C.324

Prima di cominciare mi preme e vorrei assolutamente ringraziare la Stanton, sia la sede Americana sia quello Europea. Per noi è a dir poco un onore vedere che una compagnia così rinomata abbia accettato e sia a dir poco entusiasta di collaborare con WebDeejay e dj-mag.it.

Siamo dunque oggi lieti di portarvi la recensione scritta del Cd Player di punta di casa Stanton, il C.324. Questo lettore si pone come obbiettivo quello di conquistare la fascia medio-alta del mercato offrendo ottime prestazioni e funzionalità innovative ad un prezzo più che ragionevole. Riuscirà questo lettore a far dimenticare i suoi meno apprezzati predecessori? E soprattutto…passerà indenne alla scrupolosa “vivisezione” da parte del vostro Dj Altered Ego?…Continuate a leggere per scoprirlo.

Confezione e prime impressioni

Ormai lo sappiamo, aprire confezioni è una specie di rituale, un momento quasi intimo e perfetto che spesso ci ripaga dalla lunga “agonia” che ci accompagna fino all’arrivo del prodotto in questione. In questo senso la confezione della Stanton purtroppo ci delude; nessuna geometria intricata, nessun design accattivante, solo un semplice e monotono “mare” di blu spento spezzato unicamente da immagini laterali raffiguranti il C.324. L’interno della confezione non migliora di molto la situazione, ma d’altronde si sa…l’abito non fa il monaco e ciò che conta è che il packaging sia riuscito a proteggere adeguatamente il player dai mille pericoli che una spedizione internazionale comporta.

Una volta aperta, la confezione ci rivela il “dormiente” lettore. A primo sguardo il C.324 si dimostra essere davvero una gioia per gli occhi; grazie ad un ottima scelta di colori, uno strategico e ben pianificato posizionamento dei vari bottoni e faders ed infine grazie alle sue linee ed il suo design sinuoso, il player di casa Stanton riesce nell’impresa di uscire dal coro e di diversificarsi dalla marea di prodotti simili che oggigiorno inondano il mercato. L’intera unità è progettata e costruita con quella che sembra essere ottima e robusta plastica indurita, il quale riesce nell’intento di dare quel  giusto peso e protezione necessaria, ma allo stesso tempo permette a questo Cd player di mantenersi relativamente leggero, dunque donandogli il cruciale fattore “trasportabilità”. L’unico appunto che ci viene da fare è che probabilmente, se non verranno prestate le dovute attenzioni, la vernice ricoprente il C.324 potrebbe nel tempo rigarsi o comunque venire via; ma detto in tutta onestà, per questo fascia di prezzo, davvero non si può ottenere o chiedere di meglio. Dobbiamo definitivamente ringraziare la Stanton per aver donato a questo Cd player proporzioni larghe ed abbondanti, garantendoci dunque un maggiore spazio di manovra e di “respiro”; in un era in cui l’industria sembra sempre di più spostarsi sul concetto di “ piccolo = bello”, il fatto che il C.324 eviti di regalarci quella fastidiosa sensazione di “compresso” è davvero cosa a noi gradita.

Tutti i pulsanti sono stati concepiti con una plastica abbastanza leggera che potrebbe alla lontana dare un feeling di “spugnosità”, tuttavia è bene non essere frettolosi nel giungere a conclusioni e cadere nel solito stereotipo che  recita “bottoni di plastica = schifezza”. Una volta testati e messi alla prova, i pulsanti si rivelano infatti essere all’altezza dei compiti a loro assegnati, riassicurandoci una volta premuti con il consueto e fondamentale suono “click” e allo stesso tempo illuminandosi. Tutto questo “feedback” è per noi Dj ovviamente un qualcosa di positivo, e non lascia spazio ad incertezze o dubbi sul fatto che il pulsante sia stato effettivamente premuto o no. L’unica critica che ci viene spontanea fare, è che forse il C.324 si ritrova ad avere pulsanti con un escursione ed un “viaggio” abbastanza lungo, cosa che da un lato può essere positiva visto che ci salverà da eventuali errori causati da un eccessiva iper-sensitività dei bottoni, ma dall’altro lato di sicuro penalizzerà coloro che hanno bisogno di maggiore reattività e prontezza.

Inputs ed Outputs

Lo Stanton C.324 abbandona l’ormai anacronistico carrello carica Cd stile anni 2000 presente nei suoi predecessori e si presenta a noi con un molto più avanzato e moderno sistema di caricamento interno. Ovviamente non possiamo che rallegrarci di questo cambiamento visto che non dovremo più preoccuparci di urtare o danneggiare eventuali parti delicate ed esposte, durante i nostri convoluti ed accesi Dj sets. Una piccola lucina blu si illuminerà ogni qualvolta non sia stato inserito nessun Cd all’interno del Player, ed ovviamente si spegnerà immediatamente una volta che il nostro C.324 sarà stato metaforicamente “saziato”. Questa a primo avviso potrebbe passare come una feature di poco conto, ma di sicuro ci renderà la vita più semplice permettendoci di evitare eventuali imbarazzi ed arrabbiature che possono ostacolare il nostro percorso ogni qualvolta si provi ad inserire un Cd in un lettore già caricato.

Non troviamo molte sorprese o funzionalità “fantascientifiche” nel lato posteriore del lettore. Il C.324 si riserva dal voler strafare e svolge semplicemente le funzioni per la quale è stato progettato, offrendoci dunque un regolare output RCA, l’onnipresente e scontato pulsante On\Off, l’entrata AC In per il nostro power supply e per concludere in bellezza, un alquanto inusuale Digital out e l’entrata per il Fadert Start\Relay. Riteniamo che probabilmente non molti dei nostri lettori effettivamente utilizzeranno l’uscita digitale, ma in fin dei conti..è sempre una feature in più pronta ad essere utilizzata all’evenienza; al contrario, troviamo che l’aggiunta di una funzionalità come il Fader Start\Relay, può invece rivelarsi molto utile per creare interessanti routines o juggles.

Comandi di trasporto,formati audio supportati, navigazione e playback

Il C.324 supporta efficacemente piu o meno la maggior parte di tutti i principali formati audio possibili ed immaginabilei Non abbiamo infatti trovato nessuna difficoltà nell’utilizzo di normali Cd Audio, file compressi -e non- e Cd Data. Quello che tuttavia più ci preme di sottolineare è che il player di casa Stanton è totalmente tarato per usufruire a pieno del formato Mp3 in tutte le sue forme e qualità; premesso che il file in questione sia stato codificato in un bit rate almeno decente, il C.324 riuscirà tranquillamente a mantenere alta e fedele la qualità del suono anche durante operazioni di pitch-control o di aggiunta effetti. I tempi medi di caricamento, stando alla nostra esperienza, si aggirano attorno ai 5-7 secondi, un “tempo” abbastanza rispettabile a nostro avviso. Siamo anche felici di riportare che la lente di lettura interna sembra finalmente funzionare a dovere, abbiamo provato ad inserire un paio di vecchissimi Cd graffiati e rovinati -la quale altri Cd players erano stati troppo schizzinosi per accettare e riportare in vita- e il C.324 ha incredibilmente compiuto il miracolo e siamo ora qui ad ascoltarli piacevolmente mentre scriviamo. Un altro accorgimento inserito in questo lettore che ci preme di portare alla luce è che ogni Cd inserito non verrà “espulso” dal lettore durante l’esecuzione di tracce, ma potrà essere rimosso solamente a traccia in pausa o in fase di cueing. Riportando la mente al nostro famoso thread “Hall of Shame” presente nel forum, possiamo ben capire come la presenza del eject-lock sul C.324 di sicuro eviterà molti problemi e sudate fredde.

La navigazione attraverso tracce ed eventuali cartelle si dimostra essere veloce ed intuitiva. Per poter selezionare  la canzone da noi desiderata abbiamo a nostra disposizione I due pulsanti “Search” e, giusto poco più in basso, I due pulsanti “Seek” –i quali potranno essere utilizzati anche per “setacciare” le tracce frame per frame-. In caso tutto questo non vi basti, potremo alternativamente premere il pulsante “Browse” e saltare direttamente da traccia a traccia muovendo semplicemente la rotary di sinistra, una volta individuata la nostra “preda” ci basterà premere verso il basso tale rotary, e la canzone verrà caricata automaticamente. Per invece selezionare la cartella da noi desiderata, ci basterà premere il pulsante “Folders” e muovere la rotary presente alla destra dello schermo. I pulsanti “Play” e “Cue” lavorano ed agiscono nella maniera in cui uno si aspetta che essi funzionino in un Cd player, nulla da riportare dunque. A concludere questa sezione troviamo il pulsante “Continuos-Single”, il quale ci lascia decidere se vogliamo che le tracce presenti in un Cd suonino singolarmente o una dopo l’altra in sequenza, ed il pulsante “Repeat” il quale farà si che l’unità ripeti la traccia attuale–in single mode- o l’intero cd –in continuos mode-. Queste ultime due features si rivelano essere piuttosto utili in caso di Cd già mixati e per risolvere tutte quelle serate “minori” nella quale si preferisce semplicemente abbandonare i decks per un po’ di sano divertimento.

La Jog-Wheel

La prima cosa che non può non saltare all’occhio nel C.324, è ovviamente la Jog-Wheel centrale. Come già accennato in precedenza, con il continuo trend di “rimpicciolimento” dei lettori Cd, ed in un era dove spesso i controller midi sono totalmente sprovvisti di Jog, è davvero un piacere sia per gli occhi sia per le nostri mani poter usufruire ed avere a disposizione una cosi larga, spaziosa e confortabile Jog-Wheel. L’anello esterno è stato concepito in una plastica abbastanza leggera, mentre la parte centrale e superiore è invece stata ricoperta di quello che sembra essere uno strano miscuglio di plastica indurita e semi-metallo. Se utilizzata in modalità normale l’intera Jog-Wheel funzionerà come ogni altra Jog in un Cd player, ricoprendo dunque la classica funzione di pitch bending; dobbiamo avvisarvi che a primo impatto potreste rimanere abbastanza “spiazzati” visto che la Jog del C.324 richiede un notevole giro prima di cominciar a dare risultati in termini di pitch correction, ma una volta che ci saremo abituati di sicuro non faremo più caso a questo dettaglio.

Probabilmente la cosa che ci ha impressionato di più della jog-wheel centrale è il fatto che non sia pressure sensitive..ma touch sensitive; nessuna “spintarella” o pressione verso il basso necessaria per fermare una traccia, al minimo tocco -e quando diciamo “minimo” intendiamo davvero minimo- calerà il silenzio. Raramente abbiamo visto una jog così sensibile e quasi “inteliggente”, spesso ci è bastato far passare la nostra mano al di sopra di essa,senza nemmeno toccarla per fermare la traccia. Tuttavia la cosa che ci ha sorpreso di più è che questa Jog sembra capace di distinguere la presenza ed il tocco umano da quello di oggetti inanimati. Abbiamo provato a posizionare alcuni comuni oggetti come penne, telefonini, ed anche un fatidico bicchiere…ma nulla…la traccia continuava a suonare senza intoppo alcuno; appena la nostra mano si è avvicinata….avete capito. Come si traduce tutto questo in termini di performances? Prima di tutto ci protegge da eventuali “curiosoni” molesti sempre pronti a far cadere oggetti o a posizionare bicchieri proprio sulle nostre preziose Jogs -fermando il playback e facendoci fare una “poco piacevole” figura- ed ovviamente ci dimostra che fare scratching con questo lettore non è da considerarsi fantascienza visto che la “sensibilità”..c’è. Ovviamente è importantissimo riporatre che la sensibilità generale della jog può essere regolata tenendo premuto il pulsante “Pitch Lock” e ruotando le rotaries a nostro piacimento; ovviamente una sensibilità troppo alta o troppo bassa ostacoleranno le nostre performances e sarà dunque bene trovare una via di mezzo.

Una volta attività la modalità Vinile –attivabile tramite il pulsante dedicato-, la parte superiore della Jog-wheel risponderà e si comporterà proprio come un Vinile su un giradischi farebbe. Potremo dunque scratchare, “scannerizzare” le singole tracce frame per frame, ed ovviamente settare cue points manualmente. L’emulazione dello scratching è legittima, il suono proveniente dal C.324 riesce ad evitare di trasmettere quell’eccessivo feeling di “digitalizzazione”. Pur non essendo scratchers incredibili, siamo comunque riusciti a tirare fuori dal cilindro un paio di mosse, sia basilari, sia più avanzate. Ovviamente non aspettatevi di vincere il DMC con questo lettore visto che l’odiato fattore “latenza” entra a far parte del gioco e si fa sentire specialmente nelle sessioni di scratching più estreme;  ci piace comunque pensare che se siete degli scratchers “seri”… di sicuro non vi allenereste con dei lettori Cd, quindi per il mercato per la quale questo Cd Player è stato progettato, la soddisfazione complessiva sarà più che ottima. Per cercare di mantenere vivo ancor di più quel feeling “Old School”, la Stanton vi  permette anche il controllo di vari parametri come i tempi di Spin-up e Spin-down.

Un paio di altre features interessanti che accompagnano la jog del C.324 sono il pulsante “Touch Rewind”, che ci permette di tornare all’ultimo cue points settato semplicemente toccando la jog-wheel –dunque dandoci un grande aiuto durante performances di beat-juggling- ed il pulsante “Reverse” il quale farà suonare la  nostra traccia al contrario; probabilmente quest’ultima è una funzionalità non utilissima, ma che potrà sempre servire come un altro “effetto” o semplicemente per censurare eventuali parolacce presenti nei testi di una traccia.

Lo schermo

A gestione della maggior parte dei feedback visivi, troviamo un luminoso display LCD blu, di dimensioni 55mm x 55mm. Tutte le più rilevanti informazioni riguardanti le tracce e funzionalità attivate vengono al suo interno rappresentate. Partendo dal basso possiamo trovare tutte le classiche informazioni come il nome e numero della traccia, il BPM counter –il quale può essere aggirato manualmente tramite il pulsante “Tap”-, le variazioni in percentuale del pitch, il Time –sia passato, rimanente, e rimanente totale- e in caso facciate a cazzotti con la matematica, anche una rappresentazione grafica di una time-bar indicante il tempo rimanente o passato.

Il display vi mostrerà inoltre se alcuni funzioni cruciali come i loops, gli effetti, il Key Lock e l’Auto Cue, sono stati effettivamente azionati. Onestamente parlando, non se ne sentiva necessità di avere a disposizione alcune di queste informazioni tramite lo schermo dato che la maggior parte di queste funzioni vengono attivate o gestite da pulsanti che già di per se si illuminano emettendo un “click”… però qualche feedback in più non guasta mai.

A finalizzare questa sezione troviamo il largo –forse troppo largo- wheel-indicator , il quale dovrebbe teoricamente rimpiazzare il buon vecchio vynil marker -pur  essendo alquanto impreciso a nostro avviso- e una rappresentazione grafica dell’Anti-Shock e Buffer indicator  adibito a segnalarci lo stato attuale di protezione della quale il vostro C.324 gode. Quest’ultimo indicatore ci ricorda  dunque che questo lettore potrà sopportare e passare incolume ad almeno 10 secondi di “abusi” prima di cominciare a dare segni di cedimento o a far saltare le tracce.

L’unica “critica” che ci viene da muovere è che forse lo schermo si rivela essere fin troppo luminoso; specialmente al buio i nostri occhi avranno bisogno di qualche momento prima di potersi abituare.

Il Pitch

Alla destra del Cd player, troviamo la sezione adibita al controllo dei vari parametri riguardanti il pitch ed il pitch bend. Partendo dal basso troviamo i due utilissimi pulsantini “-“ e “+” che potranno essere utilizzati per eseguire operazioni di pitch bending; l’aggiunta di questi due pulsantini si rivela essere una feature molto gradita e di sicuro soddisferà tutti coloro che preferiscono questa soluzione e questo metodo di pitch bending rispetto alla classica “spintarella” tramite jog-wheel.

Spostandoci in alto ci imbattiamo nella parte più cruciale di questa sezione, ovvero, quella del pitch fader. Dobbiamo purtroppo ammettere che la qualità componentistica del fader del pitch non ci ha lasciati molto impressionati, stiamo parlando di una plastica abbastanza leggera che al tatto non dà quella necessaria sensazione di qualità e stabilità. Tuttavia, a controbilanciare il tutto, possiamo dire che, pur non avendo un “viaggio” lunghissimo, il pitch fader si dimostra essere abbastanza preciso ed ogni nostro piccolo movimento verrà fedelmente “catturato”.

A concludere il tutto e a regalare punti bonus alla sezione del pitch fader ci pensano il “click” centrale e la lucina rossa i quali ci avvisano tempestivamente se il fader è stato riportato sul valore di 0%. Queste ultime due aggiunte possono a primo avviso sembrare non rilevanti, ma possiamo assicurarvi che avere un feedback sia visivo, sia “tattile” sulla effettiva posizione del fader, è un qualcosa che noi reputiamo essere vitale, specialmente in ambienti bui come lo possono essere discoteche e simili. Spostandoci ancora più in alto possiamo trovare il pulsante adibito alla gestione del pitch range, il quale potrà essere settato su vari valori, 8%-16% ed in caso vi sentiate estremamente estremi, anche 25%-100%; il tutto ovviamente corredato da feedback visivo in forma di lucina rossa. A concludere il tutto troviamo il “Pitch Lock” il quale una volta attivato e illuminato reimposta il valore del pitch control sullo 0% -indipendemente dalla posizione del fader- ed il Key Lock, il quale ci permette di mantenere la traccia sulla stessa tonalità anche durante variazioni del pitch. Possiamo dire che dopo aver testato a fondo ed averlo comparato anche con i “Key Locks” di altre macchine o strumentazioni, l’algoritmo del C.324 se la gioca alla pari con tutti e non colora o distorce il suono in maniera eccessiva;  ci dunque permetterà di evitare quel fastidioso effetto “Chipmunk” o “Tenore” liberando la strada a sets piu vibranti dove sarà possibile cambiare generi di musica in maniere fluida.

Effetti

Spostandoci in alto a destra, possiamo trovare la sezione adibita agli effetti. Troviamo qui presenti tutti i soliti effetti che ci si aspetta di incontrare in un cd player, come l’immancabile flanger, il prezioso filter, un divertentissimo echo, ed in più un paio di aggiunte come il phase, pan, ed infine il transformer. Possiamo fin da adesso rivelare che all’inizio eravamo abbastanza scettici riguardo l’effettiva qualità di questi effetti, ma una volta provati siamo contenti di riportare che abbiamo decisamente cambiato idea. La qualità ed il suono degli effetti offerti è di buon livello ed il buon vecchio flanger suona alle nostre orecchie epico come non mai.

La maggior parte delle volte gli effetti si allineeranno al battito ed al tempo della traccia in maniera corretta; potrebbe comunque capitare di ritrovarsi decisamente fuori battuta e ritmo se tali effetti verranno usati per abbellire generi meno “standardizzati”. Tutto questo è comunque risolvibile tramite il proverbiale tasto “Tap”. Per controllare i vari parametri degli effetti potremo avvalerci delle due rotaries presenti ai lati dello schermoLCD, il quale controllano rispettivamente l’FX Time e L’FX Ratio; tuttavia possiamo dire che l’effettiva resistenza al giro che queste due rotaries presentano non è godibilissima e si presentano dunque come abbastanza “legnose”.

In caso non siate ancora convinti della gestione dei parametri degli effetti tramite le due rotaries, la Stanton vi mette a disposizione i due pulsantini “-“ e “+” presenti al di sotto dello schermo LCD; con questi potremo controllare l’FX time. Dove ci si comincia davvero a divertire, è tramite la maniera alternativa nella quale potremo controllare l’FX ratio, premendo il pulsante “Outer Jog-Wheel”, questo parametro verrà infatti assegnato e potrà essere manipolato tramite la sezione esterna della jog-wheel. Inutile dire che ci siamo ritrovati a giocare con gli effetti per ore solo perché controllare questo parametro in questa maniera è risultato essere davvero divertente, preciso, ed ovviamente aggiunge quel pizzico di fattore “scena” all’azione, che di sicuro non guasta mai.

Ovviamente tutti gli effetti sono “chainable” e si possono dunque attivare fino a tre effetti contemporaneamente –tuttavia solo uno per “tipo” di effetto-, senza gravare eccessivamente sulla qualità audio complessiva.

Sampling, Looping ed Hot-cues

Quello che a nostro avviso rende questo lettore davvero unico e degno dunque di essere acquistato, è il fatto che si ritrova ad esser equipaggiato con un impressionante set di features che di sicurò stimoleranno e potenzieranno la nostra creatività una volta dietro i decks. La sezioni dedicate al sampling, al looping ed agli hot-cues,che questa macchina porta con se, aprono una marea di scenari e ci regalano possibilità infinite; se usati correttamente vi daranno dunque la possibilità di remixare, creare mash-ups ed infine “tagliuzzare” ogni singola traccia…il tutto Live.

Creare un loop sul C.324 si rivela essere estremamente semplice, ci basterà premere il pulsante “In” per settare automaticamente un punto di cue o comunque il punto d’inizio del loop, ed infine premere il pulsante “Out” per settare il punto di chiusura del loop. Per uscire dal loop ci basterà premere di nuovo il pulsante “Out”. In caso il nostro loop non sia uscito fuori “perfetto”, avremo la possibilità di rimediare alla “sciagura” tramite Jog-Wheel; ci basterà tenere premuto il pulsante “Out” e dopodichè manipolare e spostare il punto d’uscita del loop a nostro piacimento. Un indicatore temporale apparirà inoltre sullo schermo, mostrandoci la nuova posizione del nostro loop. Di default il lettore interpreta ogni loop come un loop da 4 battiti -ovvero 1/1- ma vi è da sottolineare che tramite i pulsanti “-” e “+” potremo estendere -fino a 4\1- od accorciare -fino ad 1\4- il nostro loop a piacimento. Onestamente parlando, ci sarebbe davvero piaciuto aver la possibilità di entrare nell’area dei “microloops” ed arrivare dunque a 1\16 o addirittura 1\32…peccato. I loops possono poi successivamente essere ri-attivati tramite il pulsante “Reloop” o salvati all’intero di uno dei 4 pads di memoria tramite il pulsante “Save”

Pigiare pulsanti alla velocità della luce per usufruire al meglio degli Hot-Cues è da sempre il “punto debole” del vostro Dj Altered Ego; è naturale dunque che il fatto che questo lettore sia uno dei pochi ad offrire questa feature gli regali punti in più ai nostri occhi -soprattutto perchè il tutto viene gestito tramite ampi pads e non minuscoli pulsantini-. Il C.324 ci offre infatti 4 “Memory Pads” che ci permetteranno di settare e allo stesso tempo “giocare” con gli hot-cues in maniera intuitiva e veloce. Una volta che avremo salvato un Hot-Cue all’interno di uno dei 4 pads, potremo cancellarlo semplicemente premendo il tasto “Clear” e ripremendo il medesimo pad che  intendiamo liberare.  La gestione degli Hot-Cues presente su questo lettore è stata davvero ben congeniata e sicuramente ci permetterà di creare interessanti routines o funanmoblici “juggles”. L’unica critica da muovere  è che probabilmente i pulsanti del lettore Stanton hanno -come già detto in precedenza- un “viaggio” abbastanza lungo e devono essere premuti con vigore prima di poter ottenere risultati; per tutte le altre features questo non è un problema, ma probabilmente per gli hot-cues -che richiedono una reattività maggiore- si sarebbe potuto fare di meglio…ma come al solito basta abituarsi.

Dove la Stanton si è davvero impegnata e dove non possiamo far altro che complimentarci, è nella sezione e gestione del sampler. Abbiamo a nostra disposizione due opzioni di sample:

-Il primo tipo di sampler può essere attivato tramite il pulsante “Sampler” che è possibile trovare alla destra dei 4 memory pads. Quando quest’ultimo viene attivato, e premesso che i nostri pads siano stati caricati di loops o cue-points precedentemente ,potremo suonare ed attivare i nostri “samples” SOPRA ed assieme alla traccia che stà suonando al momento. Questi samples verranno inoltre anche influenzati da qualsiasi effetto che verrà attivato.

-La seconda opzione di sampling a noi disponibile è attivabile tramite il sampler sequencer presente in alto a sinistra. Una volta caricati i nostri memory pads con loops o Cue-points, ci basterà attivare il pulsante di registrazione ed eseguire la nostra sequenza in puro” stile MPC”. Il sequencer è capace di registrare fino a 32 “steps” ed una volta terminata la nostra routine ci basterà premere il pulsante “play” -non quello generale, ma quello dedicato al sampler- ed il C.324 ricrearà e suonerà la vostra stessa sequenza in ordine ripetendola fino a quando noi vorremo.

Conclusioni

-Il C.324 si ritrova ad avere un ottimo rapporto qualità-prezzo

-L’ unita è spaziosa e larga, regalandovi dunque un maggiore spazio di manovra. Il lettore sembra essere stato creato con componenti di buona qualità, dando dunque l’impressione di poter sostenere e di uscire indenne da un bel po’ di serate; ma questa è una cosa che solo il passare del tempo ci potrà dire

-La qualità della lente di lettura interna sembra finalmente essere stata migliorata e dà l’impressione di essere all’altezza, offrendovi dunque performances migliori. La grande varietà di formati audio supportati vi garantiranno una maggiore flessibilità

-Jog-Wheel spaziosa e reattiva

-Le Potenti capacità di Looping, Hot-Cuing e Sampling di questo Cd player –raramente visti o presenti anche su prodotti di fascia più alta- rendono questo lettore una gemma rara per tutti coloro interessati ad iniettare una maggiore creatività ed unicità ai loro sets.

-Un paio di features “inteliggenti” e ben pensate migliorano il work-flow generale e ci risparmieranno qualche imbarazzo.

Lo schermo

A gestione della maggior parte dei feedback visivi, troviamo un luminoso display LCD blu, di dimensioni 55mm x 55mm. Tutte le più rilevanti informazioni riguardanti le tracce e funzionalità attivate vengono al suo interno rappresentate. Partendo dal basso possiamo trovare tutte le classiche informazioni come il nome  e numero della traccia, il BPM counter –il quale può essere aggirato manualmente tramite il pulsante “Tap”-, le variazioni in percentuale del pitch, il Time –sia passato, rimanente, e rimanente totale- e in caso facciate a cazzotti con la matematica, anche una rappresentazione grafica di una time-bar indicante il tempo rimanente o passato.

Stanton rilascia finalmente il sistema SCS

 

 


Con una gestazione di quasi un anno, Stanton ha finalmente annunciato la nascita ufficiale dei suoi due gioielli, ossia SCS.1d e SCS.1m. Trattasi di un sistema di controller, deck, e mixer basato su tecnologia firewire che era stato presentato mesi fa sotto forma di prototipo e che in occasione del NAMM ha visto il suo rilascio ufficiale.

 

 

Le caratteristiche principali del sistema:

 

  • Piatto Motorizzato ad alta coppia motrice: il motore del deck è stato derivato da quello in uso nei giradischi di punta prodotti da Stanton, garantendo così stop immediati e ripartenze velocissime, pari a 0.2 secondi. Inoltre non essendoci alcuna necessità di interpretare segnali timecode, questo sistema risulta decisamente più efficiente dei classici digital vinyls, tipo Torq, Traktor Scratch Pro, Serato, etc. specialmente alle basse velocità dove questi ultimi lamentano le maggiori lacune.
  • Pitch Slider Motorizzato: il pitch control, oltre ad essere a lunga escursione per un maggiore controllo è anche motorizzato, consentendo così al sistema di memorizzare i propri settaggi anche se l’utente cambia presets e decks.
  • Comandi con indicazione a led e lcd: sia il mixer che il deck sono dotati di comandi rotativi e indicazione led e lcd, il che consente all’utente di visualizzare il parametro che sta controllando direttamente attraverso SCS e non il software che sta utilizzando.
  • Connessione Firewire: attraverso la tecnologia Firewire SCS garantisce latenze molto basse, pari a 1.5ms e una qualità sonora di altissimo livello a 24 bit /96 Khz

 

 



Il prezzo al pubblico dovrebbe attestarsi sui 1199 $ per il deck, e 799 $ per il controller/mixer. 


Stanton DaScratch SCS.3D: Touch Controller

Stanton ha rilasciato dettagli sull’atteso touch controller denominato DaScratch. Chiunque di noi abbia avuto a che fare con un tradizionale controller dovrà predisporsi ad una vera rivoluzione. DaScratch per mette di designare aree differenti della superficie touch allo svolgimento di funzioni specifiche del software utilizzato, sia esso Ableton, Traktor, Serato etc. Precisiamo che per i programmi appena citati Stanton DaScratch prevede una sorta di autoconfigurazione, facilitando notevolmente lo start up dell’utente.

 

 

Queste le specifiche del prodotto:

 

  • 5 Sliders Touch, 3 dei quali sono Commutabili
  • 1 Controller Rotatorio
  • 4 Interruttori Hardware Retroilluminati (Rosso e Blu) + 10 (Rosso, Blu, Porpora) + 9 Pulsanti Commutabili attraverso preset
  • Alimentazione dalla porta USB
  • Compatibilità Windows e Mac

 

Il DaScratch è stato concepito per scratchare (e questo è fin troppo evidente dal nome del prodotto) come con i comuni giradischi o lettori cd con funzionalità “vinyl”. Ma c’è molto di più, dal momento che si ha la possibilità di fare il cue dei samples, metterli in loop e variarne il pitch. Il Pad è in grado di gestire anche i comandi multi-touch ed è possibile collegare a cascata più unità dello stesso tipo per aggiungere maggiori funzionalità e potenzialità creative. Il collegamento tra le varie unità avviene attraverso il Magnect® Connection System, un sistema di aggancio magnetico, specifico per SCS.3D  Tutto questo in una unità che pesa appena 1.2 Kg e misura 216.5 mm x 120 mm x 35.25 mm

      

 

 

 

Il prezzo ufficiale per questo gioielllino è di 299$