Finalmente abbiamo avuto modo di mettere sotto test Ableton Live 8, nella versione retail che include manuale e la EIC2, ossia Essential Instruments Collection 2. Le prime cose che gli utenti delle precedenti versioni noteranno sono il nuovo groove engine, la nuova impostazione delle varie modalità di Warp cui si è aggiunta la versione Complex Pro, il Live Looping, ma soprattutto i Crossfader nell’Arrangement View e la riprogettazione del Group Track e del MIDI editor. Questi miglioramenti rendono Live 8 ancora più funzionale e flessibile nel flusso di lavoro.
Grazie al nuovo groove engine, i pattern Groove possono aggiungere modelli di groove in tempo reale, oppure estrarre groove da fonti audio e MIDI o, ancora, quantizzare audio e MIDI in tempo reale. Questo significa che è possibile assegnare dei groove originali sia alle singole tracce che all’intero progetto, scegliendo tra quelli predisposti da Ableton, oppure tra quelli estratti dall’utente e memorizzati nella libreria.
Come anticipato lo strumento di Warp è stato radicalmente modificato. E’ ora possibile agire sugli eventi audio e regolarli direttamente sulla timeline. La modalità Beats è stata aggiornata e la modalità Complex si arricchisce di una ulteriore versione Pro. C’è da precisare che l’utilizzo della modalità Complex, sia essa Standard o Pro, impegna parecchio il processore del nostro computer ed è quindi consigliabile non abusarne, salvo che non si disponga di una super macchina con grande capacità di calcolo e memoria Ram. Con la nuova modalità Warp, Live 8 analizza i transienti e consente all’utente di assegnare loro dei “manici”. Questi ultimi possono essere convertiti in informazioni MIDI in modo tale da poter riprodurre ogni singola porzione del proprio sliced loop oppure riarrangiarla utilizzando il midi editor di Live 8.
Tra le novità troviamo anche 5 nuovi effetti, ossia Vocoder, Overdrive, Multiband Dynamics, Looper e Frequency Shifter. Il Vocoder è un effetto multibanda eccezionale per la praticità e chiarezza del suo display, capace di rendere semplice per qualsiasi utente la comprensione di quello che si sta facendo. Il Frequency Shifter, l’Overdrive e il Multiband Dynamics sono senz’altro dei buoni effetti ma non fanno gridare al miracolo. Si tratta di effetti che l’utente di Live 8 non snobberà in modo assoluto ma non rientrano a nostro avviso tra quelli di cui si sentiva una fondamentale mancanza. Quello che invece mancava è il Looper, mezzo strumento, mezzo effetto, attraverso il quale l’utente potrà mettere in loop parti di una traccia, anche attraverso comando remoto (ad esempio un pedale opzionale). Il nuovo loop potrà essere poi trascinato e rilasciato in una nuova traccia audio creando una clip indipendente. Molto pregevole è la capacità del Looper di mantenere il tempo anche con istanze multiple dell’effetto.
Questi ultimi sono il frutto del lavoro svolto dalla software house tedesca per incontrare le richieste e i suggerimenti degli utenti. Con lo stesso principio Ableton ha introdotto dissolvenze incrociate in tempo reale nell’Arrangement View, un MIDI editing potenziato che offre lo step editing, il raggruppamento delle tracce che consente di trattare numerosi tracce come se fossero una sola, una lente d’ingrandimento dello schermo e molto altri piccoli dettagli che contribuiscono ad agevolare il flusso di lavoro e la sfruttabilità del programma.
Tutto questo, senza che manchino naturalmente gli altri strumenti Ableton esistenti: Sampler, Electric, Tension, Analog, Drum Machines, Session Drums e The Essential Instrument Collection 2. Per ogni chiarimento e per acquistare in Italia il vostro Ableton Live 8, o la Ableton Suite 8, vi consigliamo di rivolgervi direttamente alla Backline, distributore ufficiale di Ableton nel nostro paese, l’unico che possa vantare un servizio assistenza specifico e una community riservata agli acquirenti di questo validissimo software.
Si passa dai 49 Euro necessari per chi esegue un upgrade da Live 7, fino ai 549 Euro per chi passa ad Ableton Suite