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5 Modi Per Produrre Tracce Migliori

5 modi per produrre tracce migliori con Giona Guidi e HeyGiona

Con i 5 modi per produrre tracce migliori, inauguriamo una serie di tutorial con la sistematica collaborazione del nostro amico DJ e Produttore Giona Guidi, il quale si appresta a lanciare un vlog (HeyGiona) in cui tratterà tutti temi (non solo tecnici) utili al mondo del djing e produzione musicale, spaziando nel marketing online, offline e dei social media.

5 MODI PER PRODURRE TRACCE MIGLIORI

In questi 30 anni di professione mi sono convinto che per produrre musica migliore si debba investire maggiormente sull’apprendimento della produzione musicale che non su plug-in e attrezzature. Sta di fatto che imparare richiede tempo, e quel poco che ritengo di aver appreso (la materia della produzione musicale è vasta) può essere sintetizzato in 5 regole base che mi sono imposto e che ho appreso con l’esperienza o grazie ai preziosi consigli di altri produttori, ben più bravi del sottoscritto.

1. Non ti Vergognare di Usare i Loop Audio

Per molto tempo sono stato condizionato dall’idea che l’uso di loop audio fosse una pratica di cui vergognarsi, che sminuiva la mia immagine professionale. Non avete idea di quanto tempo abbia perso nel violentarmi a ricostruire un loop audio in vesione MIDI, solo per superare il complesso del “ti piace vincere facile”. Quando non puoi fare qualcosa, è come se volessi dimostrare a te stesso che sei in grado di farlo, il che è fantastico, ma quando stai cercando di sfornare un prodotto, risparmiare tempo è la scelta migliore che tu possa fare.

Se hai una scadenza per il progetto, programmare un groove di batteria super sofisticato non merita, quando puoi semplicemente creare cassa e rullante, e andare a scorrere l’oceano di librerie di campioni offerte dal mercato. Trovare quel loop di percussioni perfetto per il tuo brano è veramente facile, specie con piattaforme come Loopcloud, che ti consentono di ascoltare in tempo reale, nel contesto del tuo progetto e in tonalità, migliaia e migliaia di campioni.

Al contrario, quando produci musica per te stesso, l’attenzione è concentrata sul processo di creazione della musica, piuttosto che sul risultato finale. Non importa quanto tempo impieghi a finire una canzone. Ora, quando l’obiettivo è effettivamente trarre profitto dal lavoro che crei, il processo di produzione musicale passa in secondo piano rispetto alla quantità di lavoro che produci. Le persone che pagano per il tuo lavoro non si preoccupano di cosa è andato nel processo di creazione, vogliono solo sentire i risultati. Se suona bene ed è bello, hai fatto bene e vieni pagato. Mi rendo conto che questo tolga molta poesia all’immaginario che ognuno di noi ha della componente artistica di un producer, ma ci si aspetta che produciate risultati in modo tempestivo e i loop audio sono uno strumento straordinario per farlo

2. Concentrati sui 3 Elementi Fondamentali

Quando stendi una traccia, decidi quali sono le sue 3 componenti più importanti. In genere sono le parti ritmiche, la melodia e l’armonia. Se riduci la tua traccia a questi tre elementi principali e non suona bene, aggiungere altre cose non aiuterà. Anche negli arrangiamenti più complessi, la batteria, un sintetizzatore principale e un sintetizzatore di armonie di sottofondo sono tutto ciò che regge veramente il brano. Gli effetti sparsi o i riser che creano le premesse per il drop aiutano, ma non sono necessariamente elementi fondamentali del brano.

Il sintetizzatore principale può anche fare molteplici variazioni, ma non suonerà mai in contemporanea con altri strumenti che possiamo considerare principali nella traccia. Se le tue produzioni suonano come un pasticcio di suoni (le mie lo fanno spesso), azzera tutto e ricostruisci la fondamenta, partendo dalle 3 componenti in questione. Dedica tempo agli elementi fondamentali delle tue canzoni, e vedrai che questo avrà un impatto significativo sulla qualità della tua musica..

3. Collabora con Specialisti

Cercare di affrontare da soli ogni aspetto del processo di produzione musicale è sicuramente possibile, ma nel tempo mi sono convinto che i risultati migliori li ottieni quando lavori con persone specializzate nelle aree in cui tu sei debole. Ovviamente, se non sono un fenomeno in una determinata area e voglio migliorare, ha più che senso che io mi eserciti. Concentrati sul miglioramento nelle aree che trovi interessanti e che ti riescono meglio. Per tutto il resto, trova qualcuno che ti aiuti. Potresti avere un’idea approssimativa di come si esegue un mastering, ma per mettere insieme qualcosa che suoni professionale, avrai bisogno dell’aiuto di qualcuno specializzato nell’audio engineering.

Ci sono molti posti dove trovare persone con cui lavorare online. Puoi cercare collaboratori su nelle sezioni musicali di Reddit, oppure rivolgerti ad un sito web freelance come SoundBetter, Melody Nest, AirGigs o anche Fiverr. Questi siti Web ti consentono di assumere cantanti, strumentisti, ingegneri del suono e praticamente chiunque ti serva per aiutare a mettere insieme il tuo progetto.

4. Copia altri Artisti

Specie se sei all’inizio, ti suggerisco di studiare il lavoro di altri artisti. A volte, passo giorni provando a riprodurre con fedeltà le tracce che mi piacciono studiandone le melodie, le armonie, i preset. Questo mi permette di analizzare approfonditamente le tecniche di arrangiamento utilizzate nei brani che funzionano o che hanno funzionato. Ovviamente, si parla del genere in cui rientra il prossimo brano che pensi di voler produrre. Ci sono sicuramente tecniche e approcci validi in modo trasversale, ma studiando ho capito che ci sono aspetti che caratterizzano un determinato genere ed è proprio lì che affinerai il tuo apprendimento.

Cerca di isolare suoni e tecniche che fanno la differenza in quel brano facendolo emergere dall’oceano di produzioni che approdano ogni giorno sui vari portali. Mentre cerchi di capire le cose, probabilmente ti imbatterai in molti blocchi , ma questo è il punto. Sbatti contro il muro, trova una soluzione e vedrai che quella soluzione la assorbirai e farà parte della tua casetta degli attrezzi. Nel tempo, tutte queste sfide che hai affrontato e superato si sommano e ti rendono un produttore migliore. Potresti preoccuparti del fatto che questo approccio possa portarti ad avere un sound poco originale, troppo simile ad altri artisti, ma non credo che sia davvero una preoccupazione. Se prendi in prestito tecniche di produzione da diversi produttori, sei influenzato da una varietà di musica e porti le tue idee sul tavolo, sviluppando il tuo suono.

5. Privilegia la Quantità rispetto alla Qualità

Quando inizi a fare il produttore, è fisiologico che la tua musica non suoni al meglio e l’unica cosa che risolverà il problema è produrre una tonnellata di musica. Invece di ossessionarti per piccole imperfezioni che non riesci a capire come risolvere, concludi il progetto e passa a quello successivo. Questo non vuol dire che non dovresti cercare di risolvere i problemi che incontri, ma ci saranno situazioni in cui rimarrai bloccato e semplicemente non hai ancora le capacità per portare la canzone oltre. Impiegherai molto meglio il tempo stendendo nuove tracce. Imparerai un sacco di cose dalla produzione di nuovi progetti e svilupperai le tue abilità.

Ma ci sarà un momento in cui si passa a concentrarsi sulla qualità, piuttosto che sulla quantità? Questo ovviamente varia da persona a persona, dipende da quanta esperienza musicale precedente hai e da quanto tecnicamente complesse sono le tracce che stai producendo. Tuttavia, è abbastanza diffusa l’opinione secondo cui bisogna aver prodotto circa 50 canzoni. A quel punto, puoi provare a investire il tuo tempo e le tue risorse nella creazione di una tracciache privilegi la qualità. Se il risultato non fosse aoddisfacente, eviterei di investire la maggior parte del tuo tempo ed energia in una singola traccia. Produci più musica in massa, sviluppa le tue capacità di produzione e poi riprova.

Man mano che ti costringi a lavorare velocemente e completare le canzoni, la qualità della tua musica migliorerà naturalmente, quindi a un certo punto il confine tra quantità e qualità svanirà.

[Tutorial] Come Evitare Il Blocco e Terminare La Produzione di una Traccia

Ammettiamolo, molti di noi trascorrono troppo tempo su un brano. La triste verità è che, spesso e volentieri certe tracce non vedono mai la luce e restano sul disco rigido. Quella traccia è passata dall’essere la nostra più grande idea, al peggior incubo e frustrazione. Quindi la domanda è: cosa facciamo?

Fermarsi e smettere di girarci intorno in modo inconcludente. Se abbiamo sbattuto contro il muro, chiaramente non si sta andando da nessuna parte, quindi riconosciamo che è il momento di un’azione drastica.

Liberiamocene

Occorrono due secondi per trascinare un file nel cestino. Problema risolto. Ma questa è davvero una sconfitta? Abbiamo scelto una soluzione pigra e abbiamo sprecato tutto il tempo speso per modificare e trasformare quelle idee fantastiche in qualcosa di incompiuto. Ma è davvero così? Guardiamo la cosa da una prospettiva differente: è una vittoria, qualcosa che avremmo dovuto fare mesi o anni fa. Abbiamo risparmiato ilnostro futuro tempo personale, che potrebbe essere speso per andare avanti con il prossimo capolavoro.

Poteremmo rimarrai molto stupiti di quanto sia soddisfacente eliminare una traccia, specialmente se ha una “data dell’ultima modifica” dell’inizio di questo secolo. Libera la mente e il disco rigido.


Terminiamolo

Il fatto che siamo a corto di idee per eventuali aggiunte suggerisce davvero che non si va oltre, quindi contrassegnare la canzone come un momento nel tempo, masterizziamola su un CD, magari intitolato “Da Ricordare”, oppure caricchiamola su Soundcloud. Una volta che è su un supporto che non è il nostro disco rigido locale. Il ripping di una canzone o anche di una serie di idee su un file stereo può portare alla conclusione , se non altro, spronarci a oltrepassare il traguardo.


Focus

Cosa succede se la nostra idea non è chiaramente completa, solo una cozzaglia di loop? Per uscire dal circolo vizioso, potreebbe essere di aiuto focalizzarsi sulla traccia stessa. Sbarazziamoci di tutto ciò che la circonda, della lista infinita di motivi per cui non dovremmo finirla, come altri brani e remix, videogiochi, tutto quel lavoro che dobbiamo completare. Potremmo fingere di completare questa traccia come parte di una commissione. Niente crea adrenalina che cercare di fare qualcosa entro un certo lasso di tempo. Non si completata per tempo? Siamo licenziati.

Remix

Se ci rimane ancora una traccia che rischia di andare in putrefazione possiamo provare a toglierla dal proprio contesto originario e portare l’idea di partenza in una direzione completamente nuova. Remixiamola, facendo in modo che il groove e le note portino a suoni diversi. Aumentiamo o diminuiamo il tempo, cambiamo il genere. Bisogna essere audaci e drastici. Software come Loopcloud di Loopmasters possono farci cambiare direzione velocemente permettendo di ascoltare nuovi campioni adatti a ogni genere musicale in un istante.

Possiamo provare anche a eliminare tutti gli elementi tranne uno o due nella melodia; riportandola all’idea centrale. Abbattendo la casa fino alle fondamenta, si può ricostruire qualcosa di completamente nuovo.


Collaborazione


Se dopo aver provato ogni strada siamo ancora combattuti, c’è una soluzione estrema ma efficace: dare la traccia a qualcun altro e chiedere la sua collaborazione. Un altro paio o occhi ed orecchie potrebbero fare miracoli. Se il pensiero di condividere questa idea con qualcun altro ci spaventa, allora forse è il momento di lasciar perdere.


Forse si tratta di accettare semplicemente che la nostra traccia non sarà mai finita e che la vera perfezione non potrà mai essere raggiunta. Prendere coscienza cheil brano avrà sempre delle imperfezioni potrebbe dare la chiusura di cui abbiamo bisogno. Accettiamo il fatto che potremmo sprecare mesi o anni a lottare per qualcosa di semplicemente impossibile da ottenere.

Quindi cancelliamolo, finiamolo, trasferiamolo sul cloud o su un CD. Facciamolo diventare qualcos’altro, remixiamolo o mettiamolo nelle mani di qualcun altro e lasciamo che la sua differente prospettiva ci apra la mente. Ma non lasciamolo decantare troppo a lungo.

[Tutorial] 10 consigli per collaborare online SU UN PROGETTO MUSICALE

Essere confinati a casa, rispettando il distanziamento sociale, non è un buon motivo per smettere di sviluppare i nostri progetti musicali in collaborazione con altre persone.

Per collaborare con successo online, ci sono una serie di aspetti da considerare. Ecco 1o suggerimenti per aiutarti a gestire il processo creativo:

Utilizzare l’archiviazione remota

I file audio stereo di alta qualità possono essere una seccatura da inviare sulla rete, a causa delle loro grandi dimensioni. Se si cambia una parte, si può semplicemente rinviare quella, ma molto presto il destinatario/collaboratore può perdere traccia di ciò che sta succedendo al progetto.

Si possono evitare queste seccature utilizzando un servizio in “Cloud” per mantenere sincronizzati i progetti su più macchine e utenti. Lo spazio disponibile gratuitamente è normalmente sufficiente per gestire un intero progetto. Dropbox offre 5Gb, Google Drive 15Gb, Box 10Gb, OneDrive 7Gb, Mega ben 50Gb. Se tutto questo non dovesse soddisfare le vostre esigenze ricordiamo che pCloud offre anche l’opportunità di acquistare a vita (senza abbonamenti mensili) fino a 4 Terabyte per una cifra competitiva.

Specificare un formato univoco per il progetto

Definire sempre in quale formato si vuole gestire i file prima di iniziare la collaborazione. Alcune DAW offrono l’esportazione a 32 bit, ma ne esistono altre che non sono in grado di gestirne l’importazione. Prima di far deragliare completamente una sessione di studio online, meglio esser chiari e convenire le regole del gioco,

Specificare la versione dalla DAW

Quando si collabora con qualcuno che utilizza lo stesso DAW, assicurarsi di lavorare con la stessa versione. Alcuni DAW non sono compatibili con le versioni precedenti, quindi ciò potrebbe significare che la persona che esegue la versione precedente non sarà in grado di aprire i file salvati in quello più recente. È facile sottovalutare questo problema, quindi assicuriamoci di chiedere in anticipo con quale release si lavora.

Essere flessibili

Lavorare con diverse DAW non deve rappresentare un limite, basta scambiarsi semplicemente i Bounce audio. Alcune persone lavorano meglio utilizzando più piattaforme, passando magari da Ableton Live a Logic, quindi lasciamo che ogni produttore possa sfruttare i propri punti di forza utilizzando la DAW che meglio li valorizza.. Se sentiamo qualcosa che desideri modificare, ne prendiamo nota e lo rendiamo noto al collaboratore.

Verificare le licenze dei banchi di suoni

Oggigiorno molti soundbank sono protetti da copia, incluse alcune librerie demo. Assicuriamoci di verificare che i collaboratori dispongano delle licenze richieste. Se non ne dispongono meglio, ancora una volta, procedere con un bounce della traccia audio in questione.

Salvare i campioni

Prestiamo attenzione ai plug-in che fanno uso di banchi di campioni, come ad esempio ReFx Nexus. Anche se impostiamo la DAW affinché salvi il progetto con tutte le sue risorse, i campioni del plug-in potrebbero non essere inclusi. Per ovviare a ciò, salviamo la patch campionata e condividiamola anche con il collaboratore.

Eseguire il bounce wet/dry

Quando eseguiamo il bounce di un canale con enormi quantità di riverbero o delay, meglio crearne una versione dry, senza il carico degli effetti della versione dry. Quando si entra nel merito degli effetti le cose possono essere molto soggettive, ed è facile che qualcuno del gruppo di lavoro possa lamentare il fatto di non essere in grado di poter lavorare su una versione asciutta della traccia.

Eliminare i silenzi audio

Se stiamo lavorando con molte tracce audio, il disco rigido potrebbe andare in affaticamento, specie se non si dispone di una unità di ultima generazione con tecnologia SSD. Se ciò accadesse proviamo a eliminare eventuali parti silenziose da ciascun file audio. In questo modo il disco rigido non sarà costretto ad accedere ad ogni singolo bounce contemporaneamente, per l’intera riproduzione della traccia.

Aprire la mente

Se qualcuno suggerisce una modifica a qualcosa che siamo abituati a sentire in un certo modo, può essere estremamente difficile giudicare con obiettività la nuova versione.

Per ovviare a questo problema, proviamo a convivere con la versione modificata della traccia per almeno un giorno. Non è detto che la modifica proposta sarà sempre accettabile e migliorativa, ma a volte bisognai lasciare che le cose decantare prima di poter essere obiettivi.

Non aver paura di parlare

Lavorare con molte persone ad un progetto può essere davvero interessante, in quanto consente una gamma potenzialmente più ampia di influenze e idee. Per contro, esiste il pericolo, tutt’altro che remoto, che il progetto possa perdere la bussola. Se ritieniamo che il progetto abbia perso la direzione, parliamone apertamente col gruppo di lavoro.

Assicuriamoci di farlo in modo amichevole e conserviamo un riferimento su qualche piattaforma online, in modo da avere sempre la possibilità di sentire come il progetto suonasse in una sua versione precedente.