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[Tutorial] 10 consigli per collaborare online SU UN PROGETTO MUSICALE

Essere confinati a casa, rispettando il distanziamento sociale, non è un buon motivo per smettere di sviluppare i nostri progetti musicali in collaborazione con altre persone.

Per collaborare con successo online, ci sono una serie di aspetti da considerare. Ecco 1o suggerimenti per aiutarti a gestire il processo creativo:

Utilizzare l’archiviazione remota

I file audio stereo di alta qualità possono essere una seccatura da inviare sulla rete, a causa delle loro grandi dimensioni. Se si cambia una parte, si può semplicemente rinviare quella, ma molto presto il destinatario/collaboratore può perdere traccia di ciò che sta succedendo al progetto.

Si possono evitare queste seccature utilizzando un servizio in “Cloud” per mantenere sincronizzati i progetti su più macchine e utenti. Lo spazio disponibile gratuitamente è normalmente sufficiente per gestire un intero progetto. Dropbox offre 5Gb, Google Drive 15Gb, Box 10Gb, OneDrive 7Gb, Mega ben 50Gb. Se tutto questo non dovesse soddisfare le vostre esigenze ricordiamo che pCloud offre anche l’opportunità di acquistare a vita (senza abbonamenti mensili) fino a 4 Terabyte per una cifra competitiva.

Specificare un formato univoco per il progetto

Definire sempre in quale formato si vuole gestire i file prima di iniziare la collaborazione. Alcune DAW offrono l’esportazione a 32 bit, ma ne esistono altre che non sono in grado di gestirne l’importazione. Prima di far deragliare completamente una sessione di studio online, meglio esser chiari e convenire le regole del gioco,

Specificare la versione dalla DAW

Quando si collabora con qualcuno che utilizza lo stesso DAW, assicurarsi di lavorare con la stessa versione. Alcuni DAW non sono compatibili con le versioni precedenti, quindi ciò potrebbe significare che la persona che esegue la versione precedente non sarà in grado di aprire i file salvati in quello più recente. È facile sottovalutare questo problema, quindi assicuriamoci di chiedere in anticipo con quale release si lavora.

Essere flessibili

Lavorare con diverse DAW non deve rappresentare un limite, basta scambiarsi semplicemente i Bounce audio. Alcune persone lavorano meglio utilizzando più piattaforme, passando magari da Ableton Live a Logic, quindi lasciamo che ogni produttore possa sfruttare i propri punti di forza utilizzando la DAW che meglio li valorizza.. Se sentiamo qualcosa che desideri modificare, ne prendiamo nota e lo rendiamo noto al collaboratore.

Verificare le licenze dei banchi di suoni

Oggigiorno molti soundbank sono protetti da copia, incluse alcune librerie demo. Assicuriamoci di verificare che i collaboratori dispongano delle licenze richieste. Se non ne dispongono meglio, ancora una volta, procedere con un bounce della traccia audio in questione.

Salvare i campioni

Prestiamo attenzione ai plug-in che fanno uso di banchi di campioni, come ad esempio ReFx Nexus. Anche se impostiamo la DAW affinché salvi il progetto con tutte le sue risorse, i campioni del plug-in potrebbero non essere inclusi. Per ovviare a ciò, salviamo la patch campionata e condividiamola anche con il collaboratore.

Eseguire il bounce wet/dry

Quando eseguiamo il bounce di un canale con enormi quantità di riverbero o delay, meglio crearne una versione dry, senza il carico degli effetti della versione dry. Quando si entra nel merito degli effetti le cose possono essere molto soggettive, ed è facile che qualcuno del gruppo di lavoro possa lamentare il fatto di non essere in grado di poter lavorare su una versione asciutta della traccia.

Eliminare i silenzi audio

Se stiamo lavorando con molte tracce audio, il disco rigido potrebbe andare in affaticamento, specie se non si dispone di una unità di ultima generazione con tecnologia SSD. Se ciò accadesse proviamo a eliminare eventuali parti silenziose da ciascun file audio. In questo modo il disco rigido non sarà costretto ad accedere ad ogni singolo bounce contemporaneamente, per l’intera riproduzione della traccia.

Aprire la mente

Se qualcuno suggerisce una modifica a qualcosa che siamo abituati a sentire in un certo modo, può essere estremamente difficile giudicare con obiettività la nuova versione.

Per ovviare a questo problema, proviamo a convivere con la versione modificata della traccia per almeno un giorno. Non è detto che la modifica proposta sarà sempre accettabile e migliorativa, ma a volte bisognai lasciare che le cose decantare prima di poter essere obiettivi.

Non aver paura di parlare

Lavorare con molte persone ad un progetto può essere davvero interessante, in quanto consente una gamma potenzialmente più ampia di influenze e idee. Per contro, esiste il pericolo, tutt’altro che remoto, che il progetto possa perdere la bussola. Se ritieniamo che il progetto abbia perso la direzione, parliamone apertamente col gruppo di lavoro.

Assicuriamoci di farlo in modo amichevole e conserviamo un riferimento su qualche piattaforma online, in modo da avere sempre la possibilità di sentire come il progetto suonasse in una sua versione precedente.

[News] Native Instruments acquisisce The Loop Loft

Native Instruments annuncia la sua acquisizione di The Loop Loft, una libreria di contenuti leader specializzata nella registrazione dei  migliori musicisti per rendere disponibili contenuti digitali di altissima qualità a tutti i creatori di musica.

La mossa coincide con il lancio di Sounds.com, la nuova piattaforma online di loop, campioni e pacchetti audio di Native Instruments per creatori di tutti i generi con, al momento del lancio, di oltre 500.000 suoni e oltre 200 partners. Gli abbonati di Sounds.com possono accedere a loop e campioni di artisti delle percussioni ed artisti acustici di alto livello come Nate Smith, Matt Chamberlain e Omar Hakim, diversificando ulteriormente l’offerta di contenuti della piattaforma. L’operazione prevede anche che il fondatore di The Loop Loft, CEO e musicista di successo Ryan Gruss si unisca a Native Instruments come Director of Products – Content, con sede a Los Angeles. Nel nuovo ruolo, Ryan creerà contenuti per Sounds.com e gestirà un team di sviluppo specializzato incentrato sulla creazione di nuovi contenuti nel portafoglio NI. Commentando l’acquisizione, Ryan Gruss ha aggiunto: “Quando abbiamo appreso dei piani di Native Instruments per Sounds.com abbiamo immediatamente visto l’opportunità di amplificare la nostra offerta a un nuovo pubblico. Il ricco patrimonio di sound design di Native Instruments è il sogno di ogni musicista e sono entusiasta di guidare lo sviluppo di nuovi strumenti e contenuti nel 2018. ” Daniel Haver, CEO e co-fondatore di Native Instruments ha commentato: “Abbiamo sempre ammirato l’autenticità e l’ambizione di The Loop Loft; potremmo dire che è un servizio costruito da musicisti appassionati con una visione online audace. Siamo lieti di dare il benvenuto a Ryan e al suo team in NI e anticipare l’aumento di volume, qualità e diversificazione di contenuti e strumenti nei nostri marchi. ” La beta di Sounds.com è stata lanciata il 17 gennaio negli Stati Uniti. I clienti possono provarlo ora con una selezione gratuita di loop e campioni, oppure andare su Pro e iscriversi alla libreria completa a un prezzo di lancio speciale di $ 9,99 al mese. La semplicità e la facilità d’uso sono fondamentali per l’esperienza Sounds.com: tutti i loop e gli esempi sono disponibili per la navigazione e l’anteprima, senza richiedere la registrazione; i suoni sono taggati e facilmente ordinabili per genere, chiave di tonalità, BPM e altri attributi; e la funzionalità di ricerca è supportata dagli algoritmi MIR (Music Information Retrieval) di Native Instruments, che aiutano gli utenti a trovare esattamente ciò di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno.

[News] CX Servizio di Cloud File Storage offre 10GB Gratis

 

Si tratta di un servizio di Cloud Storage molto simile a Dropbox, del quale però non può vantare ancora la stessa maturità di servizi. Tuttavia sembra promettere molto bene offrendo non solo il doppio della capacità iniziale di archiviazione, ossia 10Gb, che possono aumentare invitando amici ad aderire ma consente la sincronizzazione dei file con cartelle del desktop in modo del tutto automatizzato per poi accedervi tramite il nostro device preferito, sia esso iOS o Android. Non manca infine la possibilità di condividere link pubblici a singoli files o cartelle.