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[Recensione] Wavelab 7 Editor Audio e Mastering Suite

 

 

Grazie a Steinberg Media Technologies abbiamo avuto il piacere di provare su strada il nuovo WAVELAB 7, software all-in-one per l’editing audio stereo e multicanale, mastering e restauro audio.

Con grande piacere, per la prima volta, il software oltre ai grandi cambiamenti e migliorie, è stato creato dagli sviluppatori Steinberg per poter essere ospitato su sistema Apple Macintosh ed il nostro test è stato effettuato proprio su una macchina dell’azienda di Cupertino, un Macpro con OS X Snow Leopard  aggiornato alla versione 10.6.6 .

Wavelab 7 è l’ultimo nato della gloriosa serie Wavelab, sin dal 1995 utilizzato dai professionisti negli studi di tutto il mondo e non solo, per le sue qualità e per la semplicità di utilizzo viene utilizzato in larga scala anche dai semplici appassionati dell’audio editing.

Ricordo a tutti i nostri lettori che sul sito Steinberg è possibile ottenere una versione di prova della durata di 30 giorni, completamente funzionante senza alcuna limitazione, previo possesso di almeno una chiave dongle usb eLicenser dove ospitare la licenza di prova.

Cominciamo dall’attivazione, come tutti i prodotti che sfruttano questo tipo di protezione, apriamo il software a corredo ELicenser Control Center, inseriamo il codice di attivazione, scarichiamo la licenza e oplà il gioco è fatto!

Dopo l’apertura Wavelab esegue una scansione completa di tutti i plug-in presenti nel sistema, riconoscendoli tutti alla perfezione.

E’ stata inoltre per me una sorpresa constatare che è stata implementata una funzione nella gestione dei plug-in VST la quale ci permette di decidere quali plug-in far “saltare” alla scansione, ad esempio dei plug-in di strumenti virtuali i quali, nelle precedenti versioni, ben più di una volta nella scansione iniziale creavano vari crash.

 

Il cambiamento fondamentale è che WaveLab 7 è ora essenzialmente quattro programmi in uno, ognuno con un proprio spazio di lavoro: File audio, Montaggio, Elaborazione batch, e Podcast. Una barra degli strumenti con quattro pulsanti, permette di passare tra le schermate. Queste funzioni erano quasi tutte “unite” in WaveLab 6 ma con questa versione si rompono definitivamente gli schemi per permettere una sofisticata gestione complessiva che rende molto più veloce l’utilizzo del software in tutte le sue funzioni con un layout completamente personalizzabile in cui tutte le modifiche potranno essere salvate e richiamate in qualsiasi momento.

 

 

Per contribuire a facilitare la transizione per i nuovi utenti, ci sono diverse configurazioni possibili e si può scegliere quando si richiama una delle quattro funzioni, da quella di base (che espone un numero minimo di opzioni) a quella di utilizzo avanzato.

 

Dotato di potenti strumenti di analisi sonora in realtime come VU-Meters, Spettroscopio, oscilloscopio, spettrometro, phase scope, bit-meter e wavescope ed altri che lavorano invece in modalità offline come l’analisi globale, il comparatore di file, l’analisi delle frequenze in 3D ed il distributore di volume, Wavelab 7 permette di svolgere in maniera versatile un gran numero di compiti dall’editing al restauro audio.

Con il Multi-core Batch processor potremo processare, rinominare o salvare in altro formato una serie di files audio in modo del tutto automatico. I formati gestibili nel software sono praticamente tutti i formati di file conosciuti come : WAV, AIFF, AU, MP3, MP2, Ogg Vorbis, Windows Media 9, AES-3, RIFF64, Sony Wave64, Raw, AAC, M4A, MP4, CAF, VOX, MOV e tanti altri.

Una delle molte curiosità innovative che abbiamo riscontrato in Wavelab 7, è la possibilità di utilizzare un linguaggio di scripting per automatizzare le operazioni (per utenti esperti n.d.r.) basato su ECMAScript.

Altra indispensabile nuova funzione è il bypass intelligente di tutti gli effetti attivi negli slot della sezione Master che compensa la differenza di livello introdotta nella suddetta sezione.

A corredo sono presenti molti plug-ins tratti dalla suite di Nuendo qualitativamente validi e un bundle Sonnox appositamente creato per il restauro audio (DeNoiser, DeClicker e DeBuzzer).

La sempre importante funzione di Timestretching è affidata all’algoritmo Dirac 2.2.

Per concludere vogliamo ricordarvi le funzioni di Podcasting che sono un valore aggiunto  per quanto riguarda il settore multimediale e web.

Insomma Wavelab 7 è un software molto completo in grado di operare su più versanti dal montaggio alla masterizzazione e finalizzazione su CD/DVD audio e la nostra considerazione finale è quella che questo potente prodotto è destinato a diventare il punto di riferimento per il settore commerciale a cui appartiene.

 

 

In pillole ecco le novità principali di Wavelab 7 :

 

  • Compatibilità Mac OS X
  • Supporto dei plug-in con tecnologia VST-3
  • Nuovi plug-ins Steinberg
  • Nuovi plug-ins Sonnox per il restauro audio
  • Nuovo algoritmo DIRAC per il time stretching
  • Multi-core Batch processor
  • Nuovo motore per la creazione di CD/DVD
  • Esportazione ed importazione DDP
  • Interfaccia utente completamente rinnovata
  • Nuovo sistema di Help
  • Supporto Unicode
  • Disponibilità in 6 lingue incluso l’Italiano
  • Utilizzo di funzionalità “drag and drop” e rotellina del mouse
  • Nuovo sistema di scorciatoie da tastiera
  • Nuovo tool per lo scripting
  • Supporto per effetti hardware esterni
  • Master project

 

Freeverse Sound Studio 3: Editing Audio di Livello


Freeverse ha rilasciato un update del suo ottimo Sound Studio 3. Nella 3.5.7 sono state apportate le seguenti correzioni:

  • Fixed automator and applescript issues
  • Updated Monbot – Bookend Audio to correct an Apple Script error in OS X 10.5

Parlando in generale di Sound Studio 3 , a nostro avviso, si tratta di uno tra i migliori software di editing audio disponibili su piattaforma Mac OSX.
Questa considerazione tiene senz’altro conto delle caratteristiche messe a disposizione da Sound Studio, ma anche del prezzo a cui tutto questo viene offerto: pochi programmi possono vantare strumenti così potenti a buon mercato. Ma andiamo con ordine.

Con Sound Studio 3 è possibile registrare Podcast e conferire a questi ultimi un suono professionale con dialoghi audio perfetti. E’ possibile collegare microfoni esterni ed altro hardware per risultati ancora più professionali.

Sound Stduio si posiziona perfettamente tra programmi molto più costosi e decisamente più complicati (grazie anche alla localizzazione italiana), distinguendosi anche per stabilità e robustezza da concorrenti di rilievo dell’area Open Source. Sound Studio 3 è lo strumento per tutti coloro che hanno la necessità di registrare e di modificare audio. Ecco alcune possibili applicazioni:

. Podcasts
. Annotazioni vocali
. Performance teatrali, radiofoniche
. DJ

Le registrazioni su cassetta o su vinile potranno essere trattate, modificate e riportate a nuova vita, sarà possibile creare mix con crossfades, intervenendo sui livelli EQ, applicando effetti digitali e registrando il tutto in molti dei principali formati consentiti da Sound Studio 3.
Con le ultime release, rigorosamente Universal Binary, è possibile indirizzare distorsioni audio con l’uso dell’EQ grafico sui Mac Intel ed è stat aintrodotta la compatibilità con la codifica LAME MP3 UB di iTunes. Non manca l’importazione e il salvataggio di file audio a 24 bit.

Dalle Preferenze è possibile impostare hardware destinato all’input e output, definire le modalità di zomm e il set di colori col quale Sound Studio visualizzerà le finestre e la forma d’onda. E’ possibile importare AIFF, AIFF-C, Core Audio, AAC, MP3. Un volta caricata la traccia sarà possibile editarla a piacere utilizzando i numerosi tools messi a disposizione dal programma. Se il volume generale risultasse un pò basso, sarà possibile amplificarlo adeguatamente. Se volessimo modificare il pitch basterà inserire il valore desiderato e la nostra traccia modificherà la sua intonazione senza intaccare il tempo. La cosa più interessante però sono i marcatori e la facilità con la quale è possibile dividere un’unica traccia (ade esempio una sequenza mixata), in singole tracce grazie alla funzione “Dividi Secondo Marcatori”. Si posizionano i marcatori si sceglie questo tool, la cartella di destinazione e il gioco è fatto!

Non è il caso di descrivere le innumerevoli potenzialità offerte da Sound Studio 3 in termini di equalizzazione, delay, fading, normalizzazione. Basti sapere che se i tools interni non dovessero bastare sarà possibile intervenire con l’ampio panorama dei plugin VST con i quali Sound Studio è totalmente compatibile.

Unico appunto da muovere ad un software che consente tutte queste potenzialità a soli 79,99 dollari è la totale assenza di indicatori dei livelli di output: nessun V-Meter. Tolto questo Sound Studio 3 merita , a nostro giudizio, un voto complessivamente positivo perchè in grado di soddisfare la stragrande maggioranza delle esigenze di editing senza dover ricorrere ad investimenti consistenti su applicativi più blasonati.

 

 

[xrr rating=4/5]