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[News] Associazione Fonografici Italiani stanzia 100 Mila Euro per i propri associati a fronte dell’emergenza Covid-19

Logo Associazione Fonografici Italiani

Per fronteggiare il difficile momento che sta attraversando il mondo intero e che ha colpito particolarmente l’industria musicale italiana a causa dell’allarme coronavirus, l’AFI, ossia Associazione Fonografici italiani, stanzia 100 mila euro per sostenere le attività dei propri associati.

Il presidente di AFI, Sergio Cerruti ha dichiarato: “Scendiamo in campo con iniziative concrete per aiutare chi sta soffrendo economicamente”, e prosegue spiegando i tre interventi specifici ponderati dall’AFI. “Il primo legato alla quota associativa, il secondo a un sistema di anticipi basato sulla tipologia del diritto e la storicità dell’associato, mentre il terzo è a più ampio spettro e riguarda interventi a fondo perduto che andranno direttamente nelle casse degli imprenditori”.

“Nel nostro piccolo, vogliamo dare un contributo concreto alle imprese con provvedimenti e azioni verticali che vanno direttamente a supportare chi oggi si trova in difficoltà, senza se e senza ma. Mi piace parlare di buon esempio, ci siamo mossi velocemente, predicando poco e agendo tanto”.

Tempismo è la parola chiave: “Per poter accedere a questi aiuti abbiamo pensato a un processo snello perché in questo momento storico tutte le riforme, i finanziamenti e le norme a supporto delle varie filiere devono passare da sistemi accessibili diretti e semplificati. La burocratizzazione è un danno e rischia di creare ancora più problemi di quanti non ce ne siano già adesso”.

L’Associazione Fonografici Italiani riunisce e rappresenta gli interessi di circa 200 produttori indipendenti italiani dal 1933, quando a Roma alcune case discografiche italiane dell’epoca fondarono la “Federazione Internazionale Italiana dell’Industria Fonografica”.

[NEWS] NATIVE INSTRUMENTS REGALA ANALOG DREAMS

Native Instruments

Oggi, le misure per controllare la pandemia COVID-19 stanno costringendo gran parte del mondo a un periodo senza precedenti di restrizioni, isolamento e incertezza, con la comunità musicale colpita in modo particolarmente duro. Native Instruments vuole supportare la comunità in questo periodo e aiutare le persone a casa a essere creative.

Native Instruments sta regalando lo strumento KONTAKT Play Series, ANALOG DREAMS, dotato di oltre 100 preset personalizzabili da bassi analogici gonfi ai pad eterei. Di solito in vendita a € 49, ANALOG DREAMS è gratuito fino al 31 marzo.

Oltre ad Analog Dreams, Native Instruments offre già una suite di strumenti, suoni ed effetti gratuiti con KOMPLETE START, il livello gratuito dei popolari bundle KOMPLETE di Native. Per i DJ, c’è TRAKTOR DJ 2, un’app DJing per desktop e iOS completamente gratuita. Perfetto per i mix di casa, le feste in casa o chiunque voglia avvicinarsi al mondo del DJ.

In una dichiarazione su Facebook, i dirigenti nativi Daniel Haver e Mate Galic hanno dichiarato:

“Questi sono tempi difficili per la comunità musicale globale.

Cancellazioni, chiusure e blocchi di città hanno colpito artisti e DJ particolarmente duri, con molte persone che affrontano lunghi periodi di isolamento. Stiamo esaminando i modi in cui possiamo supportare e ti incoraggiamo a sfruttare al massimo questo tempo per connetterti con gli altri, apprendere nuove abilità ed esplorare nuovi suoni.

Ecco perché stiamo rendendo ANALOG DREAMS gratuito fino alla fine di marzo: un piccolo regalo per tenerti ispirato durante tutto il tempo extra in studio.

State al sicuro, cercatevi l’un l’altro e continua a creare.

[Tutorial] 10 consigli per collaborare online SU UN PROGETTO MUSICALE

Essere confinati a casa, rispettando il distanziamento sociale, non è un buon motivo per smettere di sviluppare i nostri progetti musicali in collaborazione con altre persone.

Per collaborare con successo online, ci sono una serie di aspetti da considerare. Ecco 1o suggerimenti per aiutarti a gestire il processo creativo:

Utilizzare l’archiviazione remota

I file audio stereo di alta qualità possono essere una seccatura da inviare sulla rete, a causa delle loro grandi dimensioni. Se si cambia una parte, si può semplicemente rinviare quella, ma molto presto il destinatario/collaboratore può perdere traccia di ciò che sta succedendo al progetto.

Si possono evitare queste seccature utilizzando un servizio in “Cloud” per mantenere sincronizzati i progetti su più macchine e utenti. Lo spazio disponibile gratuitamente è normalmente sufficiente per gestire un intero progetto. Dropbox offre 5Gb, Google Drive 15Gb, Box 10Gb, OneDrive 7Gb, Mega ben 50Gb. Se tutto questo non dovesse soddisfare le vostre esigenze ricordiamo che pCloud offre anche l’opportunità di acquistare a vita (senza abbonamenti mensili) fino a 4 Terabyte per una cifra competitiva.

Specificare un formato univoco per il progetto

Definire sempre in quale formato si vuole gestire i file prima di iniziare la collaborazione. Alcune DAW offrono l’esportazione a 32 bit, ma ne esistono altre che non sono in grado di gestirne l’importazione. Prima di far deragliare completamente una sessione di studio online, meglio esser chiari e convenire le regole del gioco,

Specificare la versione dalla DAW

Quando si collabora con qualcuno che utilizza lo stesso DAW, assicurarsi di lavorare con la stessa versione. Alcuni DAW non sono compatibili con le versioni precedenti, quindi ciò potrebbe significare che la persona che esegue la versione precedente non sarà in grado di aprire i file salvati in quello più recente. È facile sottovalutare questo problema, quindi assicuriamoci di chiedere in anticipo con quale release si lavora.

Essere flessibili

Lavorare con diverse DAW non deve rappresentare un limite, basta scambiarsi semplicemente i Bounce audio. Alcune persone lavorano meglio utilizzando più piattaforme, passando magari da Ableton Live a Logic, quindi lasciamo che ogni produttore possa sfruttare i propri punti di forza utilizzando la DAW che meglio li valorizza.. Se sentiamo qualcosa che desideri modificare, ne prendiamo nota e lo rendiamo noto al collaboratore.

Verificare le licenze dei banchi di suoni

Oggigiorno molti soundbank sono protetti da copia, incluse alcune librerie demo. Assicuriamoci di verificare che i collaboratori dispongano delle licenze richieste. Se non ne dispongono meglio, ancora una volta, procedere con un bounce della traccia audio in questione.

Salvare i campioni

Prestiamo attenzione ai plug-in che fanno uso di banchi di campioni, come ad esempio ReFx Nexus. Anche se impostiamo la DAW affinché salvi il progetto con tutte le sue risorse, i campioni del plug-in potrebbero non essere inclusi. Per ovviare a ciò, salviamo la patch campionata e condividiamola anche con il collaboratore.

Eseguire il bounce wet/dry

Quando eseguiamo il bounce di un canale con enormi quantità di riverbero o delay, meglio crearne una versione dry, senza il carico degli effetti della versione dry. Quando si entra nel merito degli effetti le cose possono essere molto soggettive, ed è facile che qualcuno del gruppo di lavoro possa lamentare il fatto di non essere in grado di poter lavorare su una versione asciutta della traccia.

Eliminare i silenzi audio

Se stiamo lavorando con molte tracce audio, il disco rigido potrebbe andare in affaticamento, specie se non si dispone di una unità di ultima generazione con tecnologia SSD. Se ciò accadesse proviamo a eliminare eventuali parti silenziose da ciascun file audio. In questo modo il disco rigido non sarà costretto ad accedere ad ogni singolo bounce contemporaneamente, per l’intera riproduzione della traccia.

Aprire la mente

Se qualcuno suggerisce una modifica a qualcosa che siamo abituati a sentire in un certo modo, può essere estremamente difficile giudicare con obiettività la nuova versione.

Per ovviare a questo problema, proviamo a convivere con la versione modificata della traccia per almeno un giorno. Non è detto che la modifica proposta sarà sempre accettabile e migliorativa, ma a volte bisognai lasciare che le cose decantare prima di poter essere obiettivi.

Non aver paura di parlare

Lavorare con molte persone ad un progetto può essere davvero interessante, in quanto consente una gamma potenzialmente più ampia di influenze e idee. Per contro, esiste il pericolo, tutt’altro che remoto, che il progetto possa perdere la bussola. Se ritieniamo che il progetto abbia perso la direzione, parliamone apertamente col gruppo di lavoro.

Assicuriamoci di farlo in modo amichevole e conserviamo un riferimento su qualche piattaforma online, in modo da avere sempre la possibilità di sentire come il progetto suonasse in una sua versione precedente.