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Recensione FUSER: Rimozione Frequenze in Conflitto

Recensione FUSER: Rimozione Frequenze in Conflitto, Copertina Articolo

Oggi vi offriamo la recensione di FUSER: un plugin concepito per risolvere il problema della rimozione delle frequenze in conflitto.

Se sei un producer alle prime armi o un ingegnere del suono navigato, sicuramente avrai sperimentato la frustrazione di cercare di dare spazio a ogni elemento in un mix denso, rimuovendo le frequenze in conflitto. Qui entra in gioco il nuovo plugin di unmasking Fuser, creato per risolvere questo tipo di problemi dalla ben nota Mastering The Mix.

Mastering The Mix è indubbiamente uno dei players più importanti e rinomati sul mercato nello sviluppo di strumenti software che applicano la tecnologia audio più innovativa destinata al mixing e al mastering. Fuser promette di portare una chiarezza sonica tanto necessaria nei mix caotici attraverso la sua analisi e lavorazione intelligente. Identifica le frequenze in conflitto tra suoni come il kick e il basso, per poi apportare regolazioni dinamiche per far spazio a ciascuno di essi.

Il risultato? Un mix più aperto e bilanciato, dove ogni elemento brilla attraverso il proprio spazio. Gli utenti e i professionisti sono rimasti impressionati dalla velocità e dalla precisione con cui Fuser libera le tracce e apre il mix. Siamo rimasti onestamente stupiti da quanto rapidamente e precisamente sblocchi le tracce e apra un mix. Non vi è alcun dubbio che, sia i professionisti che i principianti ne possano trarre un grande beneficio, sia in termini di risultato che di rapidità nel conseguirlo.

Recensione FUSER: Rimozione Frequenze in Conflitto GUI
Recensione FUSER: Rimozione Frequenze in Conflitto – Spettrogramma

Come funziona Fuser?

Ma come fa Fuser a compiere la sua magia? Il segreto risiede nel ducking sidechain specifico delle frequenze. Si tratta di una tecnica spesso utilizzata dagli ingegneri del suono, dove una traccia abbassa momentaneamente il volume di un’altra traccia nelle aree di frequenza conflittuali.

Il problema è che il sidechaining manuale può essere estremamente noioso e lungo da impostare su più tracce e range di frequenza. Ed è qui che entra in gioco Fuser, automatizzando l’intero processo con i suoi algoritmi di analisi intelligente.

Basta inserire Fuser sulla tua traccia “domata” come basso o pads, quindi collegare la tua traccia “dominante” come kick o lead synth. Fuser analizza entrambe le tracce e identifica esattamente dove si verificano le collisioni attraverso il bagliore rosso (conflitto del canale medio) e il bagliore giallo (conflitto del canale laterale).

Ora arriva la parte interessante. Premendo il pulsante “Risolvi conflitti” Fuser attenuerà automaticamente la traccia sottomessa con ducking sidechain perfettamente su misura per creare spazio per la traccia dominante. E’ possibile perfezionare ulteriormente i risultati aggiungendo manualmente nodi o regolando i parametri, ma Fuser fa già un ottimo lavoro, sin dall’inizio.

Recensione FUSER: Rimozione Frequenze in Conflitto, MID /SIDE
Recensione FUSER: Rimozione Frequenze in Conflitto – MID/SIDE

Cassa e Basso ?

Tutti hanno difficoltà a produrre un mix pulito, specialmente nelle frequenze basse. Un modo utile per creare spazio in un mix è quello di abbassare dinamicamente una parte di basso quando suona il kick, ad esempio. La compressione sidechain è un modo per ottenere questo risultato, ma il modo più trasparente è quello di abbassare solo le frequenze che sono in conflitto, piuttosto che l’intero segnale. Tuttavia, i plugin che utilizzano questa tecnica spesso adottano un approccio generico. Fuser di Mastering The Mix consente di regolare esattamente dove si desidera pulire il proprio audio.

Per utilizzare Fuser, inserisci un’istanza sulla traccia di basso in cui desideri creare spazio, e quindi invia il suono che desideri rendere più prominente all’ingresso sidechain della cassa. Dopo alcuni secondi di ascolto, lo spettrogramma al centro mostrerà eventuali collisioni di frequenza, con aree rosse che indicano scontri nel canale centrale e gialli nel canale laterale. Puoi quindi premere un pulsante Risolvi conflitti e Fuser aggiungerà una o più bande parametriche che concentrano l’elaborazione dove è necessario.

Nel suo utilizzo più basilare, questo è tutto ciò che è necessario per apportare un miglioramento evidente all’audio senza esagerare con l’elaborazione, ma puoi approfondire e regolare le impostazioni per perfezionare i risultati.

Puoi avere fino a dieci bande, ciascuna con controlli per qualità (Q), attacco e rilascio, e dove è posizionata tra i canali centrale e laterale. Basta abbassare ulteriormente una banda per aumentare la quantità di abbassamento, che viene quindi chiaramente mostrato tramite una curva di riduzione nello spettrogramma. C’è anche un controllo di mix per aiutare a ridurre rapidamente l’elaborazione e una funzione Delta utile che ti consente di ascoltare solo le frequenze in conflitto.

L’importanza del Gain

La cosa importante perché tutto funzioni come ci si aspetta, è inserire il valori di guadano, sia della traccia che fa da trigger per far intervenire Fuser, sia quelli della traccia su cui Fuser agisce applicando i propri strumenti di EQ. Questo, perché Fuser non è in grado di rilevare dalla DAW i valori del gain delle due tracce. Nessun problema se entrambi i bus sono a Zero DB, ma se così non è si rende necessario indicare al plugin i singoli valori perché determini il proprio intervento tenendo conto della compensazione del guadagno tra la traccia dominante e quella dominata.

Recensione FUSER: Rimozione Frequenze in Conflitto – Rotazione della Fase

Oltre al superbo funzionamento del sidechaining, Fuser ha anche altri trucchi nella manica:

  • Il “Matching del guadagno di ingresso” garantisce che le tue tracce sottomesse e dominanti abbiano un volume relativo corretto per la chiarezza.
  • “Phase Analyze” imposta il rapporto di fase ideale per evitare cancellazioni durante la sovrapposizione.
  • “Creative Phase Filtering” ti consente di mirare a frequenze specifiche per gli aggiustamenti di fase.

È incredibilmente gratificante sentire tutti i pezzi individuali di un mix denso ottenere il proprio spazio e voce distinti grazie ai superpoteri di fase, guadagno e sidechaining di Fuser. Dimenticati di ritagliare spazio attraverso tonnellate di aggressivi EQ o regolazioni di compressione!

Concepito per principianti e esperti

Nonostante la tecnologia avanzata sotto il cofano, l’interfaccia di Fuser è accogliente per musicisti di tutti i livelli di esperienza. La grafica facilita la visualizzazione dei conflitti e i controlli sono intuitivi una volta compreso il flusso di lavoro di base.

Fuser può facilmente diventare un primo passo indispensabile per produttori e ingegneri quando lavorano su mix densi e master affollati. Porta chiarezza e equilibrio incomparabili a mix impegnativi attraverso il suo intelligente utilizzo del sidechaining specifico delle frequenze. L’interfaccia intuitiva rende anche facili per qualsiasi musicista applicare queste tecniche avanzate.

Affinché la nostra recensione non sia fatta di sole parole, ecco un esempio concreto di come Fuser possa migliorare il vostro audio attraverso la rimozione di frequenze in conflitto e dando ad ogni strumento la giusta scena.

FUSER OFF
FUSER ON

E rispetto a Track Spacer?


La nostra opinione è che sia Fuser che Track Spacer offrono strumenti efficaci per risolvere i conflitti di frequenza nei mix audio. Fuser si distingue per la sua analisi intelligente e la sua automazione del processo di ducking sidechain, ma entrambi brillano per la semplicità e rapidità d’uso.

I due plugin offrono feedback visivo chiaro e filtri di alta qualità che garantiscono risultati puliti. Inoltre, le funzionalità come Phase Rotate di Fuser e i controlli M/S forniscono un controllo extra e una precisione aggiuntiva. Tuttavia, configurare le impostazioni per ottenere i migliori risultati può essere complicato, e sia Fuser che Track Spacer presentano alcune limitazioni, come la velocità minima di attacco di 1ms senza lookahead.

La scelta tra i due dipende dalle preferenze personali e dalle esigenze specifiche del progetto, ma entrambi possono essere strumenti preziosi per migliorare la qualità e la chiarezza dei mix audio.

Prezzo

Fuser ha un prezzo accessibile di €58.95, incluse le tasse.

Oeksound Bloom: L’innovativo Plug-in per la Modellazione del Suono


Bloom di Oeksound: L’innovativo Plug-in per la Modellazione del Suono

Oeksound Bloom: L'innovativo Plug-in per la Modellazione del Suono, Interfaccia grafica
Oeksound Bloom: L’innovativo Plug-in per la Modellazione del Suono

Bloom di Oeksound è un eccitante plug-in progettato per produttori di musica elettronica che desiderano perfezionare il loro suono senza complicazioni eccessive. Questo strumento rivoluzionario funziona come un Auto EQ, ma con una versatilità e una precisione senza pari.

Rilevando con precisione picchi e valli lungo l’intero spettro di frequenze di una traccia audio, Bloom applica EQ correttivi in modo dinamico e accurato. Questo processo non solo migliora il suono, ma assicura anche che tutto si integri in modo naturale nell’insieme.

E’ un EQ?

A differenza di altri plug-in simili, che si limitano a ridurre i picchi e controllare le risonanze tramite EQ sottrattivo, Bloom va oltre. Agisce sia come EQ additivo che sottrattivo, fornendo agli utenti uno strumento completo per plasmare il loro suono.

Il processo di taglio e aumento delle frequenze avviene in modo dinamico, garantendo una risposta continua ai cambiamenti nel livello delle tracce audio. Nonostante la sua sofisticata funzionalità, Bloom non si basa sull’intelligenza artificiale, ma piuttosto su un intelligente mix di profili di riferimento integrati e feedback audio in tempo reale.

Bloom offre anche una serie di funzionalità avanzate per il controllo totale del suono. Con quattro bande di controllo tonale, è possibile aggiungere EQ aggiuntivo per ottenere il risultato desiderato. L’interfaccia utente intuitiva consente di concentrare l’attenzione di Bloom su parti specifiche dello spettro audio, utilizzando filtri EQ passa alto e passa basso.

Inoltre, Bloom offre una sezione di compressione che agisce in modo dinamico sui livelli audio, offrendo una gamma completa di opzioni per modellare il suono. La compressione upward rende i livelli più bassi più udibili, mentre quella downward uniforma i picchi di volume, garantendo un suono uniforme e piacevole.

Una caratteristica particolarmente apprezzabile di Bloom è la sua efficienza. Con un basso utilizzo di CPU nella modalità normale e un modesto aumento fino all’8% in modalità ad alta qualità e bassa latenza, questo plug-in offre prestazioni impeccabili senza compromettere la qualità del suono.

Conclusioni

Bloom è un’innovazione nel campo dei plug-in per la produzione musicale. Con la sua capacità di fornire un suono naturale e pulito in modo intuitivo, diventa rapidamente una risorsa essenziale per produttori di podcast, doppiatori e musicisti elettronici in cerca di perfezione sonora con facilità. Sebbene potrebbe sembrare complesso, la sua interfaccia user-friendly lo rende accessibile a tutti, garantendo risultati sorprendenti con un minimo sforzo.

Vuoi testare Bloom e verificare la compatibilità con il tuo sistema? Oeksound offre una licenza di prova gratuita di 20 giorni. Basta scaricare e installare Bloom sul computer, aprire la DAW e verrà presentata l’opzione per attivare la prova. In alternativa, si può richiedere direttamente il deposito automatico della licenza di prova sul proprio account iLok compilando questo modulo.

Bug macOS Sonoma 14.4 (AU Plug-in)

Come già segnalato nel precedente articolo, sono stati scoperti consistenti problemi di scansione dei plug-in riguardante i plug-in AU protetti da PACE / iLok nell’ultima versione di macOS Sonoma, la 14.4.

Finora, è stato rilevato che il bug si verifica solo se si soddisfano determinati requisiti:

  • macOS 14.4
  • Logic Pro o GarageBand (altri DAW non sembrano essere interessati)
  • Plug-in Audio Units (AU) protetti da iLok
  • In esecuzione su architettura ARM di Apple
  • Su hardware M2 o M3 (M1 sembra non essere interessato)

Se si possiede un computer M2 o M3 e utilizzi plug-in AU, consigliamo di non aggiornare il sistema a macOS Sonoma 14.4 fino a quando il problema non sarà risolto.

Se avete già eseguito l’ aggiornamento e riscontrate questo problema, vi consigliamo di attivare la DAW con il framework Rosetta. Potrebbe essere necessario eseguire nuovamente la scansione dei plug-in dopo aver attivato Rosetta.

Plugin Boutique Scaler EQ: Recensione

Plugin Boutique Scaler EQ: Recensione

Scaler EQ di Plugin Boutique è un plugin che offre un modo innovativo di equalizzare con musicalità e colore: la nostra recensione.

Scaler EQ: un EQ musicale e innovativo

L’equalizzazione è una delle tecniche più importanti e diffuse nel campo dell’audio, sia per la produzione musicale, che per l’editing, l’ingegneria e il mastering. Tuttavia, l’equalizzazione tradizionale si basa su valori numerici di frequenza, guadagno e qualità, che non sempre corrispondono alla musicalità e all’armonia del suono. Per questo motivo, il team di Scaler, noto per il suo plugin di teoria musicale, ha creato Scaler EQ, un plugin EQ che si basa sulla scala musicale scelta per modificare le frequenze in modo più naturale e creativo.

Cos’è Scaler EQ?

Scaler EQ è un plugin EQ che offre un modo innovativo di equalizzare con musicalità e colore. A differenza di un EQ tradizionale, che modifica le frequenze in base a valori numerici, Scaler EQ modifica le frequenze in base alla scala musicale scelta. In questo modo, si possono ottenere risultati più armonici e naturali, senza introdurre dissonanze o artefatti.

Plugin Boutique Scaler EQ: Recensione
Plugin Boutique Scaler EQ: Recensione

Scaler EQ ha una interfaccia intuitiva e moderna, che permette di scegliere tra diverse scale musicali, modalità e accordi. Si possono anche rilevare automaticamente la chiave e la scala di un brano audio o MIDI, o inserire manualmente le note desiderate. Il plugin dispone di 6 bande di equalizzazione, che possono essere di tipo parametrico, shelf, notch, passa-alto, passa-basso, peak armonico o plus/minus. Questi ultimi due tipi sono esclusivi di Scaler EQ e permettono di aumentare o diminuire solo le frequenze in chiave con la scala, creando curve di equalizzazione uniche e musicali.

Le Curve di EQ

Oltre alle funzioni di equalizzazione, Scaler EQ offre anche la possibilità di operare in modalità mid/side, di usare bande dinamiche per comprimere o espandere le frequenze in base alla soglia, di applicare un filtro di stereo enhancement per ampliare o restringere l’immagine stereo, e di visualizzare lo spettro di frequenza in tempo reale o in modalità freeze.

La Selezione dell'ampiezza Stereofonica

Come funziona Scaler EQ?

Per usare Scaler EQ, basta inserirlo come effetto su una traccia audio o MIDI e scegliere la scala musicale desiderata. Il plugin mostrerà le note della scala e le frequenze corrispondenti, che potranno essere modificate con le 8 bande di equalizzazione. Le bande avranno due colori diversi sulla tastiera del plugin, a seconda del tipo di equalizzazione scelto (additivi o sottrattiva), e potranno essere attivate o disattivate con un click. Inoltre, ogni banda avrà dei controlli per regolare il guadagno, la qualità, la soglia, il rapporto, l’attacco, il rilascio e il mix.

Per scegliere la scala musicale, si può usare il menu a tendina in alto a sinistra, che offre una vasta selezione di scale, modalità e accordi. Si può anche usare il pulsante Detect (almeno 10 secondi) per rilevare automaticamente la chiave e la scala di un brano audio o MIDI, o il pulsante centrale per inserire manualmente le note desiderate. Inoltre, si può usare il pulsante Lock per bloccare la scala scelta e impedire che cambi accidentalmente.

La Selezione della scala armonica

Cliccando Global Scale, la scala selezionata verrà applicata a tutte e sei le bande.

Per operare in modalità mid/side, si può usare il pulsante Mid/Side in basso a destra. Esso permette di separare il segnale in due canali: il mid, che contiene le frequenze centrali, e il side, che contiene le frequenze laterali. In questo modo, si può equalizzare in modo diverso il centro e i lati del suono ed ottenere un maggiore controllo e una maggiore larghezza stereo.

I Controlli Mid/Side

Per usare le bande dinamiche, si clicca il pulsante Dynamics alla sinistra della selezione Mid/Side. Questo ci permette di attivare la compressione o l’espansione delle frequenze in base alla soglia impostata. In questo modo, si può attenuare dinamicamente le frequenze inarmoniche o espandere le frequenze armoniche, per ottenere un suono più equilibrato e naturale.

Come accennato in apertura, è disponibile il filtro di stereo enhancement, che permette di ampliare o restringere l’immagine stereo del suono. In questo modo, si può creare un effetto di spazialità e profondità, o di focalizzazione e coesione.

Equalizzazione in scala

Quando è selezionata l’opzione “In Scale”, aumentando la quantità di guadagno sulla banda EQ selezionata si aumenteranno le note assegnate (frequenze in tonalità). Le note appaiono in bianco nel selettore di note e sono evidenziati in blu nella vista tastiera.

Per impostazione predefinita, queste note verranno tagliate anche quando si aumenta il guadagno negativo (taglio), a meno che non sia abilitata l’opzione “Flip Harmonics”.

Flip Harmonics

Abilitare questa funzione significa che la banda selezionata continuerà ad aumentare le note della scala quando si aumenta il guadagno positivo, ma si “capovolgerà” automaticamente per tagliare tutte le note diverse da quelle assegnate quando si aumenta il guadagno negativo. Queste note sono evidenziate in grigio nella vista tastiera, mentre le note “in scala” appaiono ancora in bianco nel selettore.

I Presets

Browser Presets

Il browser dei presets viene utilizzato per selezionare una delle preimpostazioni di fabbrica organizzate in categorie o per salvare le proprie preimpostazioni .
I preset memorizzano qualsiasi informazione su scala/tonalità, tuttavia durante il caricamento i preset si adatteranno alla scala attualmente selezionata. Per modificare questo comportamento e caricare le informazioni di scala memorizzate all’interno della preimpostazione, disattivare “Keep Current Scale” nel menu delle impostazioni. Ad ogni modo, si possono cambiare liberamente le scale. Dopo aver selezionato un preset, quel preset si adatterà alla propria scala.

Un simbolo (S) alla fine del nome di un preset indica un preset “musicale” che utilizza una o più Bande di equalizzazione a forma di picco armonico. Queste preimpostazioni si basano sulla selezione di una scala idonea per essere efficaci. La modalità di rilevamento dello Scaler EQ può aiutare questo processo.

I preset senza smbolo (S) sono preset “non musicali” e possono essere utilizzati come qualsiasi altro Plug-in EQ. Non utilizzano, pertanto, bande di equalizzazione a forma di picco armonico, quindi non richiedono una scala selezionata.

Quali sono i vantaggi di Scaler EQ?

Scaler EQ è un plugin che offre diversi vantaggi rispetto agli EQ tradizionali, tra cui:

  • Offre un EQ in chiave con la scala musicale, che permette di migliorare la musicalità e l’armonia del suono, senza introdurre dissonanze o artefatti.
  • Ha un’interfaccia intuitiva e moderna, che facilita la scelta della scala musicale e la modifica delle frequenze, con una visualizzazione chiara e colorata.
  • Dispone di 6 bande di equalizzazione con diversi tipi, che permettono di creare curve di equalizzazione uniche e musicali, con i tipi esclusivi peak armonico e plus/minus.
  • Permette di operare in modalità mid/side, che offre un maggiore controllo e una maggiore larghezza stereo del suono, separando il segnale in due canali.
  • Usa bande dinamiche per comprimere o espandere le frequenze, che permette di ottenere un suono più equilibrato e naturale, attenuando o espandendo le frequenze in base alla soglia.
  • Applica un filtro di stereo enhancement per ampliare o restringere l’immagine stereo, che permette di creare un effetto di spazialità e profondità, o di focalizzazione e coesione.
  • Visualizza lo spettro di frequenza in tempo reale o in modalità freeze, che permette di analizzare il segnale in ingresso e in uscita.

La nostra opinione su Scaler EQ?

Scaler EQ è un plugin che ha ricevuto diverse recensioni positive da parte degli utenti, che ne hanno apprezzato l’originalità, la versatilità e la qualità. La nostra opinione:

Scaler EQ è un plugin che merita di essere provato da chiunque sia interessato a sperimentare un nuovo modo di equalizzare con musicalità e colore. È un plugin versatile e potente, che può essere usato per diversi scopi, come la produzione musicale, l’editing audio, l’ingegneria audio e il mastering. Ha un’interfaccia intuitiva e moderna, che facilita la scelta della scala musicale e la modifica delle frequenze. Dispone di 6 bande di equalizzazione con diversi tipi, tra cui i tipi esclusivi peak armonico e plus/minus, che permettono di creare curve di equalizzazione uniche e musicali.

Permette di operare in modalità mid/side, di usare bande dinamiche per comprimere o espandere le frequenze, di applicare un filtro di stereo enhancement per ampliare o restringere l’immagine stereo, e di visualizzare lo spettro di frequenza in tempo reale o in modalità freeze. Scaler EQ è un plugin che non ha molti concorrenti sul mercato, in quanto offre una funzionalità unica e originale.

Plugin Boutique Scaler EQ: Conclusione Recensione

Scaler EQ è un plugin EQ che si distingue dagli altri per la sua capacità di equalizzare con musicalità e colore, basandosi sulla scala musicale scelta. È un plugin che offre diverse funzioni e possibilità creative, come le bande di equalizzazione con i tipi esclusivi peak armonico e plus/minus, la modalità mid/side, le bande dinamiche, il filtro di stereo enhancement e la visualizzazione dello spettro di frequenza. Può essere usato per diversi scopi, come la produzione musicale, l’editing audio, l’ingegneria audio e il mastering.

PROCONTRO
Ti permette di scegliere tra diverse scale musicali e modi per creare le tue curve di EQRichiede una certa conoscenza della teoria musicale per sfruttare appieno le sue potenzialità
Ti offre la possibilità di modificare le curve di EQ in modo intuitivo e visuale, con uno spettrogramma integratoPotrebbe essere troppo complesso o sovrabbondante per alcune applicazioni o generi musicali
Ti offre la possibilità di modificare le curve di EQ in modo intuitivo e visuale, con uno spettrogramma integratoPotrebbe entrare in conflitto o sovrapporsi con altri effetti o plugin che usi nel tuo mix
Ti dà la possibilità di usare la modalità dinamica per controllare il guadagno delle bande in modo automatico o manuale, per ottenere un suono più equilibrato e pulitoNon offre la possibilità della comparazione A/B per valutare l’effetto delle curve applicate

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Gli equalizzatori parametrici possono suonare alla grande, ma possono essere veramente ostici da usare. MFreeformAnalogEq è semplice. Basta disegnare l’equalizzazione che desideri e MFreeformAnalogEq  lo realizzerà con l’alta qualità audio dei filtri analogici parametrici!.

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Mixare Kick e Basso In 10 Mosse

Home studio con display che mostra Cubase 11, una Gran Cassa e un Basso con indicazione su come mixare kick e basso in 10 mosse

Mixare Kick e Basso in 10 Mosse con la nostra mini guida e dominare velocemente il low end di una traccia.

Far sì che cassa e basso si completino a vicenda può essere una delle parti più difficili del processo di produzione. Abbiamo chiesto al nostro amico Giona Guidi, Dj e produttore internazionale, di creare una mini guida, basata sulla sua esperienza, per padroneggiare la fascia bassa.

Il mixaggio della fascia bassa è uno degli argomenti più richiesti e, al tempo stesso, un’area in cui molti produttori si trovano in difficoltà. Principalmente perché l’acustica della stanza e la configurazione dei diffusori o delle cuffie monitor non sono sempre ideali. Detto questo, ci sono molti modi per affrontare le frequenze sovrapposte quando si tratta di fascia bassa.

Come sempre, andare alla fonte porta i migliori risultati. Quindi proviamo prima a usare trucchi come accorciare il rilascio del basso all’interno del synth, prima di passare all’elaborazione. Accorciare il rilascio può fare un’enorme differenza, in quanto rafforza il basso e ferma il decadimento in conflitto con la cassa.

Se non abbiamo il pieno controllo sui parametri del sintetizzatore e utilizziamo un campione audio come sorgente, possono essere necessari processi più tradizionali per risolvere i problemi. A volte, un semplice equalizzatore è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Se ciò non aiuta, possiamo scolpire ulteriormente l’equilibrio della fascia bassa applicando il sidechain a determinate frequenze. Questo non solo aiuta a creare uno spazio vitale per la cassa, ma lascia intatte anche le armoniche superiori del basso.

La fascia bassa è il cuore della musica dance elettronica e vale la pena dedicare le ore di studio necessarie per padroneggiare questa parte della produzione. Se sistemiamo questo elemento chiave, tutto il resto all’interno della traccia andrà a posto molto più facilmente. Mixare Kick e Basso 10 passi.

Kick e Basso: 10 Mosse per mixare la fascia bassa

Passo 1

Per gettare le basi della traccia, collochiamo un kick nell’arrangiamento. A seconda delle nostre abitudini, possiamo farlo con un plug-in specifico (Big Kick, Battery, MIDI Simpler di Ableton etc.), oppure importarlo direttamente nella stesura, sotto forma di campione audio. Personalmente uso Kick 2 o, in alternativa Battery di Native Instruments nel quale ho creato alcuni drum kit personalizzati per ciascuno dei generi musicali che produco.

Schermata di Studio One 5 Professional con finestra del plug-in KICK2 di Sonic Academy

Passo 2

Ora aggiungiamo un basso synth. Uno dei miei strumenti preferiti per questo compito è Rob Papen SubBoom Bass 2, oppure Spire di Reveal Sound. Ho scelto scelto un template MIDI preso da una delle librerie di Loopmasters e caricato il preset di basso corrispondente dalla libreria. Suona già abbastanza bene. Tuttavia, il basso si sovrappone al kick in alcuni punti, quindi c’è del lavoro da fare.

Schermata di Studio One 5 Professional con finestra del plug-in Spire di Reveal Sound

Passaggio 3

Il primo e più importante passo per far suonare bene cassa e basso è trovare il giusto equilibrio tra di loro. Generalmente, nei generi di musica dance elettronica preferiamo dare la priorità al kick e mixare il basso leggermente al di sotto in termini di volume.

Schermata di Studio One 5 Professional con zoom sul mixer che mostra il livello del volume del basso inferiore a quello del kick

Passaggio 4

Uno dei modi più efficaci per mixare kick e basso è lavorare sulla tonalità di uno, finché non si muovono in sintonia. Se possibile, è sempre meglio alterare il MIDI del basso, piuttosto che re-pitchare un file audio, perché alcuni algoritmi di pitch possono introdurre artefatti indesiderati.

Passaggio 5

Proviamo ad alzare e abbassare il basso di alcuni semitoni per trovare l’incastro perfetto in relazione alla cassa. Normalmente, se il kick è più lungo e ha un tono chiaro, consiglio di accordare il basso fino a quando il kick si trova all’interno di una scala. A titolo di esempio, se ho un basso originariamente in Do ed una kick in Fa #, posso abbassarlo di un semitono per collocarlo in una scala minore di Si, che è una quinta perfetta in relazione alla cassa in Fa#. Avere accesso alla patch MIDI del basso, ci consente anche (se necessario) di accorciare la release del suono. Ciò eviterà che il decay del basso interferisca con la coda della cassa.

Schermata di Studio One 5 Professional con zoom sul piano roll che mostra note più brevi nella stesura del basso

Passaggio 6

Una volta raggiunto un giusto equilibrio tra i due elementi, è molto probabile che si renda necessario un tocco di equalizzazione. Attenuiamo le frequenze accumulate dalla cassa, solitamente intorno ai 250/400 hz, per fare spazio alle armoniche superiori del basso e che ne caratterizzano la sonorità. Eseguiamo anche un leggero boost di 2 o 3 db in corrispondenza della frequenza dominante della cassa.

Tabella di corrispondenza tra note e frequenze per la root del kick
Corrispondenza tra Note e Frequenze per la Dominante del Kick

Tabella di corrispondenza tra note e frequenze per la pressione del kick
Corrispondenza tra Note e Frequenze per la Pressione del Kick (quella che da il pugno allo stomaco)

Passaggio 7

Eseguiamo una procedura simile per il basso. Andiamo a verificare, in termini di frequenza, dove scende la nota più bassa del nostro giro di basso. Tagliando con un filtro passa-alto, andiamo ad eliminare le frequenze più basse, non necessarie, che divorano il nostro prezioso margine. Un Eq come il FabFiler Pro Q3 ci consente di ottenere rapidamente la corrispondenza tra la nota suonata più in basso e la relativa frequenza ed applicare un taglio al di sotto di essa. Ricordiate la frquenza dominante del kick di cui al precedente passaggio (quella a cui abbiamo dato 2/3 db di boost)? Personalmente sono solito bucare il basso in quella stessa frequenza con un notch del Eq.

Schermata di Studio One 5 Professional con finestra del plug-in Q3 di FabFilter che mostra il taglio con filtro passa alto al di sotto della dominante del basso

Passaggio 8

Possiamo finalizzare il tutto con la compressione sidechain che restituisce un pò di spazio al kick. Non vogliamo applicare il sidechain alle frequenze più alte del basso che ne caratterizzano la melodia, pertanto andremo a lavorare solo le sub-frequenze. Se non disponiamo di un plug-in dedicato come il Multi-Band Sidechain di Vengeance, andremo a duplicare la traccia del basso e utilizzeremo l’equalizzatore per dividerle in bande di frequenza separate. Per le sub-frequenze del basso, applicchiamo il filtro passa-basso intorno a 150 Hz, eliminando tutte le armoniche superiori. Successivamente, alziamo il taglio del filtro passa alto a 150 Hz. Otteniamo così un punto di crossover che non pregiudica la frequenza fondamentale del basso.

Schermata di Studio One 5 Professional con finestra del plug-in Q3 di FabFilter che dopo aver duplicato la traccia del basso, mostra un taglio anche sulle alte frequenze del basso intorno ai 150 Hz per poter isolare il solo low end

Passaggio 9

Le sub-frequenze di norma sono abbastanza dinamiche e potrebbero beneficiare di un limitatore che ne controlla la gamma di movimento. Applicare un range massimo di limitazione, solitamente di 2 o 3 db, dovrebbe produrre un suono naturale e controllato. Il volume di uscita è abbinato al livello, e questo ci evita di rimanere ingannati dal fatto che “più alto è meglio”.

Schermata di Studio One 5 Professional con finestra del plug-in Ozone 9 Maximizer di IZotope che determina il range in cui si muove il low end della traccia duplicata del basso che rimane controllato e pulito

Passaggio 10

La fase di mixaggio finale consiste nell’applicare la compressione sidechain al cannale duplicato con le sole frequenze sub del basso. Scegliamo la cassa come attivatore della compressione con impostazioni di attacco e rilascio brevi che aiutano il compressore a recuperare abbastanza velocemente e non influenzano le note non necessarie. Infine regoliamo il threshold abbassandolo fino ad ottenere l’effetto desiderato.

Schermata di Studio One 5 Professional con finestra del plug-in C2 di FabFilter che viene attivato dalla traccia del Kick per un effetto Sidechain che comprime il low end del basso per dare spazio alla cassa

Con la questa mini guida su come mixare kick e basso in 10 mosse, portete avere un riferimento sul procedimento da seguire. Ricordate, però, che la teoria senza molta, moltissima pratica è solo una parte dell’apprendimento.