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Dropover SPOSTA Files Senza Finestre AffiancatE

DROPOVER SPOSTA FILES SENZA FINESTRE AFFIANCATECover Articolo

Dropover è un’app per macOS che semplifica il trascinamento dei files selezionati. Sposta per riporre, raccogliere o spostare qualsiasi contenuto trascinabile, senza dover aprire finestre affiancate.

Dropover fornisce un contenitore di facile accesso che ti consente di riporre qualsiasi contenuto trascinabile. Appare esattamente quando ne hai bisogno e galleggia sopra le altre finestre. Ciò ti consente di navigare senza stress verso la tua destinazione..

Che tu sia un musicista, un dj che lavora con files musicali o semplicemente un utente macOS occasionale, Dropover è progettato per essere integrarsi nel tuo flusso di lavoro e migliorarlo sensibilmente

Agita. Trascina, Rilascia

Usare Dropover non potrebbe essere più semplice: basta scuotere il cursore del mouse (la sensibilità dello shake puà essere impostata dall’utente), e rilasciare ciò che stai trascinando sulla piccola finestra flottante che compare dopo aver agitato.

Fatto questo, puoi procedere senza stress verso la tua destinazione e spostre tutti gli elementi che hai raccolto nel contenitore contemporaneamente.

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Funziona con qualsiasi contenuto

Trascina vari tipi di elementi sul contenitore, da file, comprese cartelle, documenti, immagini, URL, frammenti di testo fino alle immagini web dal tuo browser preferito.

Accedi rapidamente ai singoli elementi

Mostra gli elementi dal contenitore come una pila per un rapido accesso ai singoli file. Con il supporto della selezione multipla, puoi persino selezionare singoli file ed eseguire azioni (ad es. Spostarli in un nuovo contenitore o rimuoverli da quello corrente).

Estensione Condividi

Puoi utilizzare anche l’estensione di condivisione per creare rapidamente un nuovo contenitore con elementi condivisi da altre applicazioni. Seleziona semplicemente “Aggiungi a Dropover” nel menu di condivisione e verrà creato un nuovo contenitore con l’elemento condiviso.

DROPOVER SPOSTA FILES SENZA APRIRE FINESTRE AFFIANCATEMenu Condividi

Sebbene Dropover sia focalizzata principalmente sul processo di trascinamento della selezione, ti aiuta anche a gestire i file trascinati in modo efficiente. Puoi condividere i tuoi contenuti trascinati con un’azione di sistema, oppure caricarli immediatamente e condividerli attraverso un link pubblico da uno dei servizi cloud principali. Tutto dallo contenitore.

DROPOVER SPOSTA FILES SENZA APRIRE FINESTRE AFFIANCATE (E MOLTO ALTRO)
DROPOVER SPOSTA FILES SENZA FINESTRE AFFIANCATE: Cloud

Il contenitore di Dropover ti consente di eseguire azioni rapide per i file trascinati. Puoi mostrare l’anteprima di un file, aprirlo direttamente, o addirittura eseguire azioni di sistema come l’invio attraverso AirDrop, Mail o Messaggi.

Inoltre, puoi anche caricare i file trascinati con un solo clic sul tuo servizio cloud preferito e condividere il collegamento pubblico.

Ma non è finita qui. Puoi creare un nuovo contenitore vuoto se preferisci avere uno scaffale pronto prima di iniziare a trascinare. Se hai chiuso accidentalmente un contenitore, puoi riaprirlo (fino a 10 contenitori precedentemente chiusi dalla barra dei menu). Dulcis in fundo, Dropover ti permette di aprire, copiare, eliminare o condividere i tuoi caricamenti recenti dai servizi cloud direttamente dalla barra dei menu.

DROPOVER SPOSTA FILES SENZA FINESTRE AFFIANCATE. Voi come vi trovate con i metodi tradizionali per spostare i files? Fatecelo sapere nei commenti della nostra pagina Facebook

[Tutorial] Come Evitare Il Blocco e Terminare La Produzione di una Traccia

Ammettiamolo, molti di noi trascorrono troppo tempo su un brano. La triste verità è che, spesso e volentieri certe tracce non vedono mai la luce e restano sul disco rigido. Quella traccia è passata dall’essere la nostra più grande idea, al peggior incubo e frustrazione. Quindi la domanda è: cosa facciamo?

Fermarsi e smettere di girarci intorno in modo inconcludente. Se abbiamo sbattuto contro il muro, chiaramente non si sta andando da nessuna parte, quindi riconosciamo che è il momento di un’azione drastica.

Liberiamocene

Occorrono due secondi per trascinare un file nel cestino. Problema risolto. Ma questa è davvero una sconfitta? Abbiamo scelto una soluzione pigra e abbiamo sprecato tutto il tempo speso per modificare e trasformare quelle idee fantastiche in qualcosa di incompiuto. Ma è davvero così? Guardiamo la cosa da una prospettiva differente: è una vittoria, qualcosa che avremmo dovuto fare mesi o anni fa. Abbiamo risparmiato ilnostro futuro tempo personale, che potrebbe essere speso per andare avanti con il prossimo capolavoro.

Poteremmo rimarrai molto stupiti di quanto sia soddisfacente eliminare una traccia, specialmente se ha una “data dell’ultima modifica” dell’inizio di questo secolo. Libera la mente e il disco rigido.


Terminiamolo

Il fatto che siamo a corto di idee per eventuali aggiunte suggerisce davvero che non si va oltre, quindi contrassegnare la canzone come un momento nel tempo, masterizziamola su un CD, magari intitolato “Da Ricordare”, oppure caricchiamola su Soundcloud. Una volta che è su un supporto che non è il nostro disco rigido locale. Il ripping di una canzone o anche di una serie di idee su un file stereo può portare alla conclusione , se non altro, spronarci a oltrepassare il traguardo.


Focus

Cosa succede se la nostra idea non è chiaramente completa, solo una cozzaglia di loop? Per uscire dal circolo vizioso, potreebbe essere di aiuto focalizzarsi sulla traccia stessa. Sbarazziamoci di tutto ciò che la circonda, della lista infinita di motivi per cui non dovremmo finirla, come altri brani e remix, videogiochi, tutto quel lavoro che dobbiamo completare. Potremmo fingere di completare questa traccia come parte di una commissione. Niente crea adrenalina che cercare di fare qualcosa entro un certo lasso di tempo. Non si completata per tempo? Siamo licenziati.

Remix

Se ci rimane ancora una traccia che rischia di andare in putrefazione possiamo provare a toglierla dal proprio contesto originario e portare l’idea di partenza in una direzione completamente nuova. Remixiamola, facendo in modo che il groove e le note portino a suoni diversi. Aumentiamo o diminuiamo il tempo, cambiamo il genere. Bisogna essere audaci e drastici. Software come Loopcloud di Loopmasters possono farci cambiare direzione velocemente permettendo di ascoltare nuovi campioni adatti a ogni genere musicale in un istante.

Possiamo provare anche a eliminare tutti gli elementi tranne uno o due nella melodia; riportandola all’idea centrale. Abbattendo la casa fino alle fondamenta, si può ricostruire qualcosa di completamente nuovo.


Collaborazione


Se dopo aver provato ogni strada siamo ancora combattuti, c’è una soluzione estrema ma efficace: dare la traccia a qualcun altro e chiedere la sua collaborazione. Un altro paio o occhi ed orecchie potrebbero fare miracoli. Se il pensiero di condividere questa idea con qualcun altro ci spaventa, allora forse è il momento di lasciar perdere.


Forse si tratta di accettare semplicemente che la nostra traccia non sarà mai finita e che la vera perfezione non potrà mai essere raggiunta. Prendere coscienza cheil brano avrà sempre delle imperfezioni potrebbe dare la chiusura di cui abbiamo bisogno. Accettiamo il fatto che potremmo sprecare mesi o anni a lottare per qualcosa di semplicemente impossibile da ottenere.

Quindi cancelliamolo, finiamolo, trasferiamolo sul cloud o su un CD. Facciamolo diventare qualcos’altro, remixiamolo o mettiamolo nelle mani di qualcun altro e lasciamo che la sua differente prospettiva ci apra la mente. Ma non lasciamolo decantare troppo a lungo.

[Review] pCloud Il servizio Alternativo Conveniente, Sicuro e Performante

Logo pCloud

pCloud è un servizio sicuro e di facile utilizzo che consente di archiviare fino a 10 GB gratuitamente, offre piani con formula “a vita” fino a 2 TB e generalmente consente di archiviare i file più facilmente rispetto alla maggior parte della concorrenza

Questo è in estrema sintesi il parere del nostro amico e collaboratore Giona Guidi, dj e produttore internazionale, al quale abbiamo chiesto di testare e recensire i servizi di cloud computing di questa azienda svizzera, forse meno nota degli ormai onnipresenti Dropbox, iCloud, Google Drive, OneDrive, Box etc., ma che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per proporsi come validissima alternativa, in molti casi più performante e conveniente. Vi lasciamo alla recensione completa.

Premessa

Premetto che quando mi è stato chiesto di testare e recensire pCloud ho mostrato subito un grande entusiasmo. Essendo un utente Dropbox deluso ero in cerca di qualcosa di alternativo che non mi costringesse a rinunciare ai flussi di lavoro cui mi sono abituato in anni di utilizzo colmando, se possibile, le lacune del blasonato serivizio di cloud. In secondo luogo la proposta è arrivata proprio nel momento in cui Dropbox ha deciso (silenziosamente) di limitare gli account gratuiti, imponendo un massimo di 3 device/pc che possono accedere al proprio spazio sulla nuvola. Va anche precisato che, un pò come tutti credo, dispongo comunque di account anche su altre piattaforme come Google Drive e Box che, pur utilizzando in modo contenuto e sporadico, mi consentono di fare una valutazione più estensiva dei pregi e difetti (perché ci sono anche quelli ovviamente) del servizio oggetto di questa recensione.

Panoramica Generale e Prezzi

L’approccio di pCloud è familiare a chiunque abbia utilizzato una soluzione di archiviazione cloud tra le più comuni.

Iscrizione pCloud
10 Gb Gratis – Iscrizione

Una volta creato un account, si può scaricare un’applicazione dedicata per la piattaforma che preferiamo utilizare, sia essa Mac, Windows, Linux, iOS, Android. Installato il software ed effettuato l’accesso, è possibile definire le cartelle che desideriamo sincronizzare automaticamente con lo spazio pCloud.

Piattaforme Compatibili pCloud
Piattaforme – Sistemi Operativi

Primo punto a favore di pCloud è che non vengono poste restrizioni sulle cartelle che si desidera sincronizzare tramite computer, unità di rete, dispositivi usb esterni, dischi rigidi locali. I file vengono memorizzati nella cache locale sul computer e quindi inviati sulla nuvola. È possibile definire la quantità di spazio della cache utilizzata nel caso in cui la capacità del disco locale fosse insufficiente. A questo punto il sistema crea una unità pCloud in modo che qualsiasi applicazione possa salvare direttamente nello spazio di archiviazione del servizio cloud cui l’unità risulta connessa.

Il piano Gratuito offre 10 Gb di memoria e la possibilità di ottenere 1 Gb aggiuntivo per ogni amico che su nostra segnalazione decide di iscriversi.  Non sono i 15 Gb di Google Drive (peraltro divisi tra email, foto e quant’altro), ma nemmeno i miseri 2 Gb di Dropbox con le restrizioni introdotte a marzo 2019 di cui ho fatto cenno in premessa. Di fatto con i referrals si può potenzialmente arrivare a ben 20 Gb gratuiti. ​

Prezzi Piani Premium
Piani Premium – Prezzi

I piani Premium sono a pagamento e hanno le seguenti caratteristiche:

  • 500 GB di spazio
  • 500 GB link traffico download.
  • Traffico di caricamento remoto illimitato
  • File conservati nel cestino per il recupero per 30 giorni

Prezzi: 3.99€ al mese se si sceglie il pagamento mensile, mentre la cifra da pagare diventa 47,88€ per il piano annuale.

I piani Premium Plus prevedono invece:

  • 2 TB di spazio
  • 2 TB link traffico download
  • Traffico di caricamento remoto illimitato
  • File conservati nel cestino per il recupero per 30 giorni

Prezzi: 7.99€ al mese se si sceglie il pagamento mensile e 95,88€ per il piano annuale.

Già da questi listini ci si può rendere conto della convenienza di pCloud rispetto alla concorrenza. Ma le piacevoli sorprese non finiscono qui. Esiste anche l’opzione “a vita” che permette di usufruire di questi servizi con un pagamento una tantum di 175€ (500 Gb) per Premium e 350€ per Premium Plus (2Tb)

Sicurezza

pCloud ha un elevato livello di sicurezza. Nel momento in cui scrivo non risultano casi di furto di dati o attacchi al server e questo è molto positivo considerato ciò che leggiamo e sentiamo giornalmente. Facendo ancora una volta riferimento a Dropbox, sono personalmente rientrato nel data breach del 2012 e le mie credenziali sono state esposte agli hacker, pertanto considero questo aspetto della sicurezza un fattore importante nella valutazione sui servizi cloud.

Crypto
Crypto – Sicurezza

Se questo non bastasse e le vostre preoccupazioni circa la sicurezza e riservatezza fossero superiori a quelle di un utente medio, pCloud ha introdotto un servizio addizionale denominato Crypto, che permette, in sostanza, di gestire una cartella protetta da algoritmo e chiave di cifratura, alla quale solo voi potrete accedere e nella quale potete inserire tutti i file che necessitano di un livello superiore di protezione.

Il servizio è opzionale e ha un costo di 4.99€ al mese, 47,88€ all’anno e 125€ a vita. L’ azienda è talmente sicura del sistema Crypto che ha lanciato una sfida a chiunque sia in grado di superare questo sistema di crittografia. Il premio è 100.000$ (o l’equivalente in Bitcoin).

Ad oggi nessuno ha ancora vinto la sfida.

Schermata Principale
Schermata Principale – Interfaccia Grafica

Caratteristiche

La caratteristica principale di pCloud è la possibilità di archiviare i file in una posizione remota in modo da evitare di perderli a causa di malfunzionamenti del disco rigido e sincronizzarli e condividerli su più dispositivi.

pCloud Drive consente di accedere e lavorare con i propri file online come se fossero sul computer. Funziona fondamentalmente come un’unità di rete, mostrando i file caricati su pCloud senza occupare spazio sul disco rigido. Lo svantaggio di questo approccio è che bisogna essere online per accedere ai file. Resta comunque salva la possibilità di sincronizzare offline una o tutte le cartelle presenti sulla nuvola occupando spazio sul disco rigido del pc.

Dovendo valutare il servizio prevalentemente dal punto di vista del settore musicale devo subito dire che pCloud è senza dubbio la mia prima scelta. Il suo player audio gestisce i file audio con una facilità incomparabile, almeno allo stato attuale delle cose. Come i più potenti lettori desktop, può caricare una playlist, riprodurre in ordine casuale i brani e ripetere una playlist. Si può anche accedere alla propria playlist in mobilità utilizzando l’app per smartphone pCloud.

Playlist Audio
Playlist – Audio Player

Il Player Audio è semplice e minimale e consente di riprodurre i brani singoli o le playlist sia da web che da app mobile dove Il player resta attivo nella parte inferiore dello schermo anche se ci si sposta in altri menu e schermate.

Player Audio iOS
Interfaccia Mobile – Audio Player

Altro punto messo a segno dalla società svizzera nei confronti di produttori e dj è la possibilità di poter brandizzare le condivisioni a files e cartelle. In Dropbox e altri concorrenti questa opzione viene offerta soltanto nei piani a pagamento di profilo elevato perché nel piano Plus, pur pagando, ce lo possiamo anche scordare. La brandizzazione viene impostata a livello globale per tutto ciò che abbiamo su pCloud e prevede una foto/logo, una copertina più grande (tipo quella di Facebook per capirci) ed un titolo descrittivo.

Brandizzazione Download
Personalizzazione Link – Branding

Non vi basta? Bene allora sappiate che è possibile anche decidere, bypassando la brandizzazione globale, di attribuire un aspetto differente a file e cartelle condivisi che vogliamo personalizzare in modo specifico. In altre parole, possiamo mettere una foto e una copertina per i file/folder da condividere come dj e dare un aspetto differente a quelli che condividiamo con amici e parenti. Volete ancora di più? Potete proteggere i files/folder condivisi con una password da comunicare ai destinatari della condivisione e addirittura impostare una data di scadenza del link condiviso.

La condivisione può essere gestita generando un link di download con permessi di lettura e modifica, oppure di sola lettura. Si può anche decidere di condividere in modo permanente (fino a vostra revoca ovviamente) una cartella con altri utenti, sulla falsa riga di ciò che offre Dropbox.

Setup dei Link Condivisi
Link Condivisi – Impostazioni

E se voleste invece dare ad altri l’opportunità di caricare files sul vostro pCloud (ad esempio farvi mandare delle tracce demo) senza dare accesso ad un intera cartella in modo stabile? Bene, esistono anche i link di upload con i quali un utente potrà eseguire esclusivamente i caricamenti nella cartella pCloud che avrete destinato a tale scopo. Il sistema ci permette anche di definire la dimensione massima dei file che potranno essere caricati attraverso il link condiviso. L’interfaccia consente di condividere direttamente i link su Facebook, Twitter e (anacronistico visto che è definitvamente morto) su Google +

Che si tratti di link di download o di upload, pCloud mette a disposzione dell’utente una sezione dove è possibile consultare dati statistici su scala temporale riguardanti il numero totale dei download/upload ed il traffico globale in bytes generato dai link condivisi.

Statistiche Link Condivisi
Link Ondivisi – Statistiche

Avendo usato Box per un periodo posso dirvi che sono rimasto estremamente contrariato quando ho scoperto che la piattaforma non consente l’accesso diretto a file linkati. Intendo dire che se, come il sottoscritto, avete una firma html per le vostre email e pensate di collocare sul cloud icone, immagini e banners richiamati dal codice html, utilizzando Box non verranno visualizzati. Ho verificato che pCloud non desse questo genere di problema e posso felicemente affermare che basta mettere tutto ciò che serve richiamare attraverso il codice html in una cartella “Pubblica” che è deputata proprio a tale tipo di condivisione.

Passando ai media come foto o video, il servizio consente di visualizzare in anteprima le foto e anche di riprodurre video. Il visualizzatore di immagini può creare una presentazione e consente di eseguire operazioni standard, come eliminare, rinominare e copiare. Le immagini mantengono la loro risoluzione quando vengono caricate, ma è anche possibile scaricare versioni ridimensionate. Si può definire se il formato con cui vengono caricate le immagini debba rimanere inalterato o debba essere convertito in JPG. I file HEIF di Apple vengono convertiti di default in JPG.

Scorciatoie Media Files
Foto Video Documenti – Scoarciatoie

La riproduzione di video richiede che vengano convertiti in un formato web. Successivamente, è possibile utilizzare il lettore video integrato, che riproduce il flusso senza scatti. C’è un’opzione per scegliere la qualità, standard o ad alta definizione, che è un bel tocco in più. Dal momento che non ci sono limiti di dimensioni del file, pCloud funziona bene anche con i filmati HD.

Nell’ app mobile ci sono scorciatoie nella barra laterale per poter filtrare direttamente i files per tipo: documenti, musica, foto/video. Basta cliccare sulla relativa icona per aprire la lista dei file corrispondenti, ovunque siano collocati su pCloud. Nel caso di file musicali e solo attraverso l’interfaccia web, un menu laterale consente di filtrare per nome del brano, artista, albums e playlist. In generale pCloud consente di filtrare il contenuto delle cartelle in ordine alfabetico ascendente/discendente oppure in base ai file più recenti o più vecchi. Manca per contro un filtro che utilizzi come chiave la dimensione di files e cartelle, il che sarebbe utilissimo per individuare al volo quali contenuti occupino maggiore spazio.

Flitri Lista File
Filtri Lista Files – Visualizzazione

Parlando di spazio occupato, una utilissima funzione, che non ho trovato in gran parte della concorrenza, è la possibilità di creare archivi ZIP selezionando i files collocati su pCloud direttamente all’interno dell’interfaccia web. Per il momento non è possibile eseguire questa operazione attraverso l’ app mobile di pCloud.

pCloud è compatibile con WebDAV. Ciò significa che puoi accedere al tuo spazio di archiviazione pCloud con strumenti di terze parti dotati di WebDAV. Questa funzionalità torna particolarmente utile per aggirare uno dei principali limiti (ebbene ci sono anche quelli) della piattaforma, ossia la mancanza di integrazione estesa come siamo abituati ad avere con Dropbox, Google Drive, Box e compagnia bella. D’altra parte il servizio di pCloud è relativamente giovane (2013) e paga lo scotto di essere arrivato dopo gli altri big del settore. Diciamo che gli sviluppatori hanno sicuramente la consapevolezza di dover incrementare l’integrazione di pCloud con altre app (specialmente le app mobili) ma al momento privilegiano l’efficienza, la stabilità e le funzionalità. Inutile far dialogare il servizio con migliaia di partners se poi il servizio in sè è scadente o difetta di funzioni essenziali.

Rewind File History
Rewind – Archvio File Eliminati

Come accennato nella panoramica generale ad inizio recensione anche pCloud offre un cestino dotato di backup di sicurezza. Cosa significa? Se cestinate files o cartelle pCloud conserva questi files/cartelle e, soprattuto, versioni di questi files, per ben 30 giorni. In pratica, non solo potete recuperare ciò che avete eliminato entro un mese, ma se avete modificato un documento (ad esempio una lettera in formato Word) più volte, potete andare indietro sfogliando le varie revisioni un pò come gli utenti Apple sono abituati a fare con Time Machine. Se si decide di ripristinare un file o una cartella il sistema crea una cartella “Rewind” dove vengono collocati i documenti recuperati, lasciando poi all’utente la scelta di spostarli altrove o sostituire il file più recente con quello recuperato. Spendendo 39 € all’anno (10 % di sconto per i piani a pagamento) si può estendere fino a 1 anno il backup di sicurezza dei file cestinati.

Migrazione Dropbox
Dropbox – Importazione/Backup

Siete preoccupati di effetturare la transizione a pCloud dal vostro attuale provider cloud? Nessun problema perchè il sistema può effettuare la migrazione per voi importando tutto il contenuto del vostro Dropbox, Google Drive, OneDrive creando una cartella “Backup” all’interno di pCloud. Nella medesima cartella si può decidere di far confluire il backup del proprio account Facebook (funzione temporaneamente inaccessibile al momento in cui scrivo) oppure di quello Instagram. Inutile precisare che il backup è costante pertanto, se lo si lascia attivo, tutto ciò che in futuro deciderete di collocare su Dropbox, o uno degli altri servizi compatibili, verrà importato ciclicamente su pCloud.

Parlando di sicurezza corre l’obbligo di menzionare il protocollo di autenticazione a 2 fattori che l’utente ha facoltà di attivare sul proprio account pCloud. Purtroppo tale protocollo, allo stato attuale, è incompatibile con il WebDAV e con l’estensione pCloud per il browser che consente di salvare direttamente sul nostro spazio cloud files, immagini e testo durante la navigazione.

Conclusioni

Con tutta onestà la mia esperienza con pCloud è stata ed è veramente soddisfacente. Sarà che la concorrenza sta facendo di tutto per perdere punti, ma pCloud è la dimostrazione di come sia possibile offrire un servizio di qualità a prezzi ragionevoli. Inoltre apprezzo tantissimo la formula del piano “a vita” che va in contro-tendenza al dilagante fenomeno del noleggio di prodotti e servizi. Passi il “rent to own” ma il noleggio puro, a mio modesto parere, sta scappando di mano… 9,90 € al mese qui e 9,90 € al mese là e ti ritrovi a fine mese a spendere centinaia di euro, senza mai possedere nulla.

PRO:

  • Piano gratuito da 10 Gb, con possibilità di estendere fino a 20 Gb attraverso i referrals
  • Versione a pagamento economica che prevede tra le varie soluzioni anche un singolo pagamento a vita
  • Recupero di versioni precedenti dei file fino a 30 giorni
  • Interfaccia grafica intuitiva e minimale
  • Velocità
  • Sicurezza
  • Brandizzazione grafica e personalizzazione dei link condivisi con password e data scadenza link
  • Statistiche download/upload
  • Gestione di musica, foto e video senza paragoni
  • Backup/Migrazione automatica dei files presenti su Dropbox, Google Drive e OneDrive
  • Creazione di archivi Zip all’interno della piattaforma

CONTRO:

  • Servizio Crypto opzionale
  • Integrazione nativa con app di terze parti scarsa (compensata da WebDAV)
  • WebDAV incompatibile con Autenticazione a 2 Fattori
  • Alcune funzioni sono disponibili solo attraverso interfaccia web
  • Le cartelle condivise con altri utenti non sono distinguibili graficamente se visualizzate attraverso app mobile

[News] OUTPUT rilascia ARCADE: sintetizzatore di loop

Dopo anni di lavoro, Output ha rilasciato ARCADE, un sintetizzatore di loop con una libreria di contenuti che si amplia ogni giorno. Come un Netflix per i produttori di musica, solo che Arcade contiene anche potenti strumenti per trasformare i loop fino a plasmarli esattamente in base alla propria ispirazione, il proprio gusto ed obiettivo.

Output ha di fatto rivoluzionato il flusso di lavoro di un musicista eliminando innumerevoli cartelle e siti Web dal processo di ricerca. I loop,  catalogati in base a tempo e tonalità sono organizzati e disponibili direttamente all’interno del plug-in Arcade. I kit riproducibili contengono loop curati composti da 11 effetti, cursori personalizzabili, modulazione avanzata e modificatori proprietari di Output, che semplificano la modifica al volo.

Per 10 dollari al mese e i primi 100 giorni di utilizzo gratuito, ARCADE viene aggiornato costantemente con nuove funzionalità, linee di prodotti e loop. ARCADE è disponibile da subito, esclusivamente su output.com.

Caratteristiche di Arcade

  • La navigazione nel cloud offre nuove linee di prodotti, kit e loop direttamente all’interno del plugin.
  • L’utente può aggiungere i propri loop e campioni trascinandoli
  • Nuovi contenuti disponibili ogni giorno
  • Tutti i blocchi audio organizzati per  tempo e chiave armonica
  • Sintetizzatore di loop a 15 voci
  • Trasforma i loop al volo con i modificatori proprietari di Output
  • 11 effetti, 4 cursori e capacità di modulazione profonda
  • Mixer 15 canali con 4 bus master inserto e 2 bus mandate
  • Anteprima audio nel tempo / tasto originale e di sessione
  • Cerca, sfoglia e ordina per tag per trovare rapidamente
  • La modalità offline consente l’uso senza Internet
  • Input Quantize per il rafforzamento delle performance dal vivo

[News] Loopmasters presenta LOOPCLOUD 2.0

Loopcloud, l’applicazione cloud-connessa per la navigazione, lo streaming e l’importazione di campioni, loop e suoni senza fatica nella tua DAW è appena stata aggiornata (e migliorata).

Ora è disponibile Loopcloud 2.0, che permette di ascoltare gratuitamente l’intero catalogo Loopmasters nella DAW, in perfetta sincronia con i progetti audio su cui stiamo lavorando. E’ possibile visualizzare in anteprima milioni di suoni creati dai migliori artisti del mondo, indipendentemente dal fatto che si possiedano o meno, direttamente dal cloud. Si paga solo ciò di cui hai bisogno quando si è pronti  e convinti, trascinando direttamente il file nel nostro progetto. Si può acquistare campioni individuali, selezioni o pacchetti interi.

 

Con aggiornamenti completi per la codifica e la navigazione, Loopcloud 2.0 rende ancora più facile trovare i suoni che staiamo cercando. Con la nuova funzione Auto Keymatch, qualsiasi campione può essere automaticamente trasposto, adattandolo al proprio progetto host indipendentemente dalla sua tonalità originale.

Loopcloud 2.0 ora si connette automaticamente alla DAW, si aggiorna da solo e funziona in modo fino a 4 volte più veloce della precedente release. Ci sono inoltre suoni gratuiti per tutti. Ogni settimana, infatti, ogni utente riceve materiale da aggiungere alla  propria collezione, semplicemente avviando Loopcloud.

Prezzi e disponibilità
Nessuna sottoscrizione richiesta: singoli suoni, cartelle e pacchetti sono acquistati con un sistema di crediti. Per iniziare, tutti gli utenti riceveranno 500 crediti gratuiti. Fino al 1 ° agosto, inoltre,  tutti gli utenti riceveranno un doppio credito al loro primo acquisto.

Gli utenti nuovi ed esistenti possono scaricare Loopcloud 2.0 gratuitamente da loopcloud.net.