Mixare Kick e Basso in 10 Mosse con la nostra mini guida e dominare velocemente il low end di una traccia.
Far sì che cassa e basso si completino a vicenda può essere una delle parti più difficili del processo di produzione. Abbiamo chiesto al nostro amico Giona Guidi, Dj e produttore internazionale, di creare una mini guida, basata sulla sua esperienza, per padroneggiare la fascia bassa.
Il mixaggio della fascia bassa è uno degli argomenti più richiesti e, al tempo stesso, un’area in cui molti produttori si trovano in difficoltà. Principalmente perché l’acustica della stanza e la configurazione dei diffusori o delle cuffie monitor non sono sempre ideali. Detto questo, ci sono molti modi per affrontare le frequenze sovrapposte quando si tratta di fascia bassa.
Come sempre, andare alla fonte porta i migliori risultati. Quindi proviamo prima a usare trucchi come accorciare il rilascio del basso all’interno del synth, prima di passare all’elaborazione. Accorciare il rilascio può fare un’enorme differenza, in quanto rafforza il basso e ferma il decadimento in conflitto con la cassa.
Se non abbiamo il pieno controllo sui parametri del sintetizzatore e utilizziamo un campione audio come sorgente, possono essere necessari processi più tradizionali per risolvere i problemi. A volte, un semplice equalizzatore è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Se ciò non aiuta, possiamo scolpire ulteriormente l’equilibrio della fascia bassa applicando il sidechain a determinate frequenze. Questo non solo aiuta a creare uno spazio vitale per la cassa, ma lascia intatte anche le armoniche superiori del basso.
La fascia bassa è il cuore della musica dance elettronica e vale la pena dedicare le ore di studio necessarie per padroneggiare questa parte della produzione. Se sistemiamo questo elemento chiave, tutto il resto all’interno della traccia andrà a posto molto più facilmente. Mixare Kick e Basso 10 passi.
Kick e Basso: 10 Mosse per mixare la fascia bassa
Passo 1
Per gettare le basi della traccia, collochiamo un kick nell’arrangiamento. A seconda delle nostre abitudini, possiamo farlo con un plug-in specifico (Big Kick, Battery, MIDI Simpler di Ableton etc.), oppure importarlo direttamente nella stesura, sotto forma di campione audio. Personalmente uso Kick 2 o, in alternativa Battery di Native Instruments nel quale ho creato alcuni drum kit personalizzati per ciascuno dei generi musicali che produco.
Passo 2
Ora aggiungiamo un basso synth. Uno dei miei strumenti preferiti per questo compito è Rob Papen SubBoom Bass 2, oppure Spire di Reveal Sound. Ho scelto scelto un template MIDI preso da una delle librerie di Loopmasters e caricato il preset di basso corrispondente dalla libreria. Suona già abbastanza bene. Tuttavia, il basso si sovrappone al kick in alcuni punti, quindi c’è del lavoro da fare.
Passaggio 3
Il primo e più importante passo per far suonare bene cassa e basso è trovare il giusto equilibrio tra di loro. Generalmente, nei generi di musica dance elettronica preferiamo dare la priorità al kick e mixare il basso leggermente al di sotto in termini di volume.
Passaggio 4
Uno dei modi più efficaci per mixare kick e basso è lavorare sulla tonalità di uno, finché non si muovono in sintonia. Se possibile, è sempre meglio alterare il MIDI del basso, piuttosto che re-pitchare un file audio, perché alcuni algoritmi di pitch possono introdurre artefatti indesiderati.
Passaggio 5
Proviamo ad alzare e abbassare il basso di alcuni semitoni per trovare l’incastro perfetto in relazione alla cassa. Normalmente, se il kick è più lungo e ha un tono chiaro, consiglio di accordare il basso fino a quando il kick si trova all’interno di una scala. A titolo di esempio, se ho un basso originariamente in Do ed una kick in Fa #, posso abbassarlo di un semitono per collocarlo in una scala minore di Si, che è una quinta perfetta in relazione alla cassa in Fa#. Avere accesso alla patch MIDI del basso, ci consente anche (se necessario) di accorciare la release del suono. Ciò eviterà che il decay del basso interferisca con la coda della cassa.
Passaggio 6
Una volta raggiunto un giusto equilibrio tra i due elementi, è molto probabile che si renda necessario un tocco di equalizzazione. Attenuiamo le frequenze accumulate dalla cassa, solitamente intorno ai 250/400 hz, per fare spazio alle armoniche superiori del basso e che ne caratterizzano la sonorità. Eseguiamo anche un leggero boost di 2 o 3 db in corrispondenza della frequenza dominante della cassa.
Passaggio 7
Eseguiamo una procedura simile per il basso. Andiamo a verificare, in termini di frequenza, dove scende la nota più bassa del nostro giro di basso. Tagliando con un filtro passa-alto, andiamo ad eliminare le frequenze più basse, non necessarie, che divorano il nostro prezioso margine. Un Eq come il FabFiler Pro Q3 ci consente di ottenere rapidamente la corrispondenza tra la nota suonata più in basso e la relativa frequenza ed applicare un taglio al di sotto di essa. Ricordiate la frquenza dominante del kick di cui al precedente passaggio (quella a cui abbiamo dato 2/3 db di boost)? Personalmente sono solito bucare il basso in quella stessa frequenza con un notch del Eq.
Passaggio 8
Possiamo finalizzare il tutto con la compressione sidechain che restituisce un pò di spazio al kick. Non vogliamo applicare il sidechain alle frequenze più alte del basso che ne caratterizzano la melodia, pertanto andremo a lavorare solo le sub-frequenze. Se non disponiamo di un plug-in dedicato come il Multi-Band Sidechain di Vengeance, andremo a duplicare la traccia del basso e utilizzeremo l’equalizzatore per dividerle in bande di frequenza separate. Per le sub-frequenze del basso, applicchiamo il filtro passa-basso intorno a 150 Hz, eliminando tutte le armoniche superiori. Successivamente, alziamo il taglio del filtro passa alto a 150 Hz. Otteniamo così un punto di crossover che non pregiudica la frequenza fondamentale del basso.
Passaggio 9
Le sub-frequenze di norma sono abbastanza dinamiche e potrebbero beneficiare di un limitatore che ne controlla la gamma di movimento. Applicare un range massimo di limitazione, solitamente di 2 o 3 db, dovrebbe produrre un suono naturale e controllato. Il volume di uscita è abbinato al livello, e questo ci evita di rimanere ingannati dal fatto che “più alto è meglio”.
Passaggio 10
La fase di mixaggio finale consiste nell’applicare la compressione sidechain al cannale duplicato con le sole frequenze sub del basso. Scegliamo la cassa come attivatore della compressione con impostazioni di attacco e rilascio brevi che aiutano il compressore a recuperare abbastanza velocemente e non influenzano le note non necessarie. Infine regoliamo il threshold abbassandolo fino ad ottenere l’effetto desiderato.
Con la questa mini guida su come mixare kick e basso in 10 mosse, portete avere un riferimento sul procedimento da seguire. Ricordate, però, che la teoria senza molta, moltissima pratica è solo una parte dell’apprendimento.